martedì, 8 Luglio , 2025
HomeCronacaIl Tar rigetta la sospensiva richiesta con il ricorso contro la nomina...

Il Tar rigetta la sospensiva richiesta con il ricorso contro la nomina dei direttori generali

Il Tar di Basilicata ha rigettato il ricorso contro la nomina dei direttori generali della Regione (Antonio Bernardo, Michele Busciolano, Rocco Vittorio Restaino, Antonio Altomonte, Alfonso Morvillo e Domenico Tripaldi). I ricorrenti chiedevano la sospensione della delibera di Giunta regionale dell’11 luglio 2024 con la quale è stata approvata la “Direttiva per il conferimento degli incarichi di direttore generale della Giunta regionale”. E’ quanto si legge in una nota della Regione Basilicata si aggiunge che “Il provvedimento del tribunale amministrativo – giunto al termine della camera di consiglio con gli interventi dei magistrati Fabio Donadono (presidente), Pasquale Mastrantuono (consigliere) e Paolo Mariano (estensore) – si pronuncia sulle esigenze cautelari, quelle, per intenderci, che fanno leva sulla rappresentazione di un danno grave ed irreparabile da parte del ricorrente che peggiorerebbe in attesa di una definizione nel merito del ricorso.” In sostanza “Il Tar ha escluso che esista un danno tale da non poter attendere il compimento integrale del giudizio (che prosegue per la trattazione del merito) e comunque in una logica comparativa dei contrapposti interessi ritiene dominante, sempre in questa fase cautelare, la continuità del presidio delle Direzioni generali rispetto all’interesse del ricorrente. La Regione è stata difesa dall’avvocato Vito Iorio.” 

Ricordiamo che in merito ai direttori generali nominati nello scorso mese di agosto dalla Giunta Regionale è stato depositato -per l’appunto- un ricorso al TAR di Potenza per l’annullamento e la sospensiva di tali incarichi  da parte della segreteria regionale della Federazione dei dirigenti e da sei dirigenti dello stesso ente, mentre la Cgil funzione pubblica di Potenza ha presentato sulle nomine un esposto alla Corte dei Conti, con un esposto specifico sulla proroga di due anni, nonostante i raggiunti limiti di età, del dg Morvillo. In particolare, nel ricorso al Tar ad essere contestate sono presunte illegittimità nell’iter e nelle scelte che sono state fatte, per alcune delle quali già «i precedenti incarichi (degli attuali dg, ndr)» sono stati oggetto di «rilievi da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti nell’ambito dei giudizi di parifica».  Per altro «I ricorrenti hanno agito in giudizio non già per la tutela di un interesse finale al conferimento dell’incarico dirigenziale, ma per far valere la loro pretesa a partecipare ad una procedura comparativa finalizzata all’accertamento delle loro qualità e competenze professionali, procedura dalla quale sono stati illegittimamente pretermessi, avendo la Giunta regionale deciso di affidarli a soggetti esterni scelti cum fiducia». Nelle 45 pagine del ricorso contro la Regione Basilicata, la Giunta regionale ed i sei direttori generali (Antonio Altomonte, Antonio Bernardo, Michele Busciolano, Alfredo Morvillo, Vittorio Restaino e Domenico Tripaldi) viene evidenziato che le deliberazioni adottate «sono gravemente lesive degli interessi dei ricorrenti i quali, pur avendo partecipato alla procedura, ne sono stati del tutto pretermessi, vedendosi preferiti, senza alcuna valida giustificazione, soggetti esterni, ai quali sono stati conferiti incarichi dirigenziali cum fiducia dalla Giunta regionale, pur non avendo mai superato alcun concorso pubblico per l’accesso alla qualifica dirigenziale». Una scelta fiduciaria -sostengono i ricorrenti- che sarebbe “lesiva degli interessi collettivi poiché la scelta di conferire tutti gli incarichi di direzione generale a soggetti esterni pregiudica in maniera irreversibile il principio per cui la copertura delle posizioni dirigenziali deve avvenire prioritariamente senza che la regola costituzionale del concorso pubblico possa essere elusa sottoponendo quelle posizioni dirigenziali a forme surrettizie di spoil system”. Dunque, nomine fiduciarie sulla cui liceità bisognerà attendere la pronuncia di merito del TAR, oltre alla pronuncia dei giudici contabili.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti