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Il mistero nel mistero della scomparsa di Mirella Gregori, con le inchieste del giornalista Mauro Valentini.

Tra le righe e le onde. Fra Roma e Torre Mozza, Policoro – perché al Festival che si svolgerà nella biblioteca civica policorese – sarà presentato il nuovo libro-inchiesta (il giorno 26 gennaio 2019) di Mauro Valentini. Ché la memoria d’una rimozione deve esser cancellata.

Mauro Valentini, giornalista, ha portato in libreria, infatti, il volume “Mirella Gregori. Cronaca di una scomparsa” (Sovera, Roma), libro dotato della prefazione di Pietro Orlandi, pag. 176, euro 14.00; opera che segue, tra le altre cose, analoghe inchieste sulle morti di: Francesca Moretti, Antonella Di Veroli, Marta Russo.

Il 7 maggio 1983 una beffa del citofono porta via per sempre la quindicenne Mirella Gregori, convinta di rispondere all’invito d’un amico, come convinti di questo erano i famigliari dell’adolescente. Ma le scale, dalla giovane non saranno più fatte al contrario. Il rientrò a casa mai ci fu.

Quella scomparsa finì perfino nel buco d’un’altra scomparsa, quella della cittadina del Vaticano Manuela Orlandi. Un punto che fece anche più male alle ricerche. Dando motivi d’interferenze. In un 1983 durante il quale scomparvero oltre cento minorenni. E con ricerche che partirono con troppa lentezza. Perfino, almeno inizialmente, con “leggerezza”.

Valentini, grazie all’impegno sempre vivo dei parenti di Mirella Gregori, in primis della sorella Antonietta, ragiona su tutta la vicenda. Ricordando testimonianze fatte e quelle, addirittura, cancellate.

Una marea di dubbi, son evocati da Mauro Valentini. E il luogo di questa presentazione lucana ripropone ovviamente le tante e diverse pagine buie della morte dei “fidanzatini” Marirosa Andreotta e Luca Orioli. Un caso al centro, d’altronde, del libro d’Andrea Di Consoli, “La commorienza. La misteriosa morte dei findanzatini di Policoro” (Marsilio, Venezia, 2010).

Questo tipo di pubblicazioni, con la partecipazione assoluta e professionale d’un giornalista di mestiere come Valentini, serve a farci rimembrare sempre e comunque che dietro la realtà apparente esiste sempre e comunque un’altra realtà. E che quando sulla vita delle persone vengono investiti ragionamenti vergati di carnescialesco, tra coinvolgimenti vari e lontani di spie ed extra-terresti, è molto probabile che il motivo di fondo del mistero sia il più semplice e vicino possibile.

 

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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