Nasce l’associazione di volontariato “il Con-Tatto” per una nuova cultura sulla demenza. E’ stata battezzata qualche giorno fa, come capiamo dal fondatore da questa nuova possibilità dell’ampio mondo del terzo settore, l’ex consigliere provinciale materano di Pomarico, Vincenzo Dambrosio, “il Con-Tatto”; che, già dal nome, propone una nuova visione e, soprattutto, nuove e aggiornate modalità per affrontare temi delicati per la persona.
“Siamo professionisti che da anni lavorano a vario titolo nel mondo sociosanitario, abbiamo imparatio a conoscere le brutture ma anche le immense possibilità e occasioni di crescita. Oggi mettiamo a disposizione della comunità anni di esperienza e di alta formazione in questo campo”, è spiegato sulla brochure di presentazione, dove sono anche riportati i contatti utili: info@ilcontatto@gmail.com – 3486746934.
“Un’associazione fondata per capovolgere – è reso noto dallo stesso Dambrosio – il paradigma drammaturgico responsabile di una visione della demenza che alimenta lo stigma e priva la persona di un bene assai prezioso: la dignità. Nel dibattito corrente – aggiunge Dambrosio – il protagonista assoluto appare sempre lui: il mostro Alzheimer! Il nostro modello sociosanitario ha completamente perso di vista le persone per concentrarsi sulla malattia. Sono scomparse le persone e con esse l’idea di una cura centrata sui bisogni reali, la cultura della drammaturgia dell’Alzheimer spinge a sottolineare il concetto di perdita nella malattia: perdita della memoria, perdita delle autonomie , perdita delle capacità di orientarsi nello spazio etc.”.
Un relazionarsi con queste persone che guarda troppo alla malattia. Con la demenza che porta a ragionare di gusci vuoti, al posto che entrare in contatto, necessariamente diverso da prima dell’insorgenza, con un essere umano in difficoltà ma comunque persona in carne e ossa. Quindi alcune delle proposte: “(…) Per sostenere un pensiero nuovo sulla demenza, ci facciamo portatori di progetti come quello dei ‘comuni amici della demenza’, perché siamo fieramente convinti che sono le comunità e le istituzioni nel dovere di adattarsi ai malati e non viceversa”. Più un necessario “supporto alle famiglie e di formazione al personale delle strutture sociosanitari”.
Due esempi operativi, poi: la risata incondizionata terapeutica per la salute e la felicità (yoga della risata) e il metodo Caviardage. Due formule minime, fondamentali. E più che economiche. Ma non siamo che all’inizio.
BREVE NOTA BIOGRAFICA
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con LiguriaDay, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L’impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.
Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.
Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.
Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.