Con l’ultimo Dpcm è tornata in moltissime scuole italiane (e in altre rischia di arrivarci se le cose andranno male) la didattica a distanza, o meglio la didattica digitale integrata (la cosiddetta “Ddi” che ha sostituito anche nel nome la Dad) . Una nuova circolare ministeriale ha fissato alcuni paletti per il suo svolgimento sia sul fronte docenti che su quello degli alunni.
I primi dovranno rispettare -anche in questa modalità- l’orario di lavoro settimanale già previsto per l’attività in presenza ed, inoltre, è stato anche precisato che in caso di isolamento fiduciario si lavora comunque (chiaramente da casa), ma non in caso di positività certificata. La stessa circolare riconosce -anche in presenza di moduli orari inferiori ai 60 minuti- il diritto alla “pausa” per gli alunni.
Le nuove istruzioni ministeriali sono conseguenti all’accordo raggiunto con i sindacati (Cisl scuola -Anief- Flc Cgil) sul contratto integrativo per la didattica digitale integrata che disciplina -per l’appunto- le modalità di lavoro “a distanza” dei docenti, durante lo stato d’emergenza dichiarato dal governo.
Dunque, una prima precisazione riguarda l’obbligo di rispettare sia l’orario settimanale di lavoro, così come il programma delle lezioni, come si fosse in classe. Nella nota ministeriale, infatti, si specifica che: ” il personale docente è tenuto al rispetto del proprio orario di servizio, anche nel caso in cui siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti, con gli eventuali recuperi, e alle prestazioni connesse all’esercizio della professione docente, nelle modalità previste dal Piano Ddi». In pratica, ogni docente, da un lato, «assicura le prestazioni in modalità sincrona (in diretta) al gruppo classe o a gruppi circoscritti di alunni della classe» e, dall’altro, “integra tali attività in modalità asincrona» (in differita) a completamento dell’orario settimanale di servizio”. Le presenze verranno rilevate con il registro elettronico.
I docenti, viene precisato, non per forza dovranno recarsi a scuola, ma toccherà al dirigente scolastico decidere caso per caso: «autorizzando l’attività non in presenza, e garantendo che la prestazione lavorativa sia comunque erogata». Dirigente che dovrà verificare se il personale docente tutto abbia a disposizione uno strumento digitale con cui fare lezione.
Nel medesimo documento, infine, è ribadito i docenti mantengono il diritto alle assemblee sindacali durante l’orario di lavoro anche in caso di DDI, che le riunioni degli organi collegiali devono svolgersi da remoto, nonchè il diritto degli alunni ad una pausa, si precisa: “anche nel caso siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti”.
Comunque sul sito del Ministero dell’Istruzione, nella sezione “Rientriamo a scuola”, trovate tutte le risposte alle domande comuni riguardanti il mondo della scuola in questa fase di emergenza, aggiornate all’ultimo Dpcm.
Si può accedere da questo link: https://www.istruzione.it/rientriam…/domandeerisposte.html

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