domenica, 16 Febbraio , 2025
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Giro giro tondo con gli Amici della Biblioteca a Potenza…

…Lo diciamo a quanti hanno ripreso a cuore, dopo un lungo periodo di silenzio, la questione del futuro della biblioteca provinciale (tale è nonostante i paradossi della deleteria riforma Delrio e del conseguente sciagurato referendum renziano) Tommaso Stigliani di Matera. E se siamo in una situazione di abbandono, malgrado comunicati, petizioni, riunioni urgenti (ne abbiamo parlato in altro servizio) in attesa di un confronto con il presidente della Regione impegnato a Roma, lo si deve all’assenza di un ‘’disegno di città’’. La cultura e le sue funzioni? Meglio gli ‘’hub’’ digitali dell’inconcludenza. E la cosa non meraviglia se le vicende della Biblioteca e del cineteatro Duni sono ai nastri di partenza. E qui viene fuori il ruolo della Regione, poco avvezza per formazione e scelte, a investire in cultura e ne abbiamo avuto conferma con i protocolli sulla filiera della cinematografia fermi al palo o a rischio fallimento e con l’assenza di un assessore di riferimento. C’è un consigliere delegato, Dina Sileo, ma non è la stessa cosa. Vediamo. Ma non ci facciamo troppe illusioni. Si attende che la Regione metta mano ai concorsi per la pianta organica di persone qualificato (evidenziamo questo aspetto) in relazione alle peculiarità della nostra Biblioteca, di valenza nazionale. Fuori risorse progetto, idee, percorsi, contenuti e soprattutto tempi. Antonio Serravezza che di libri ne ha letti tanti e promotore con il gruppo social ‘’sei di Matera se’’ di un girotondo di ‘’sensibilizzazione’’ sull’oblio della Biblioteca è pronto a recarsi intorno al Palazzo di via Anzio. Qua la mano e diamoci la mano. La Biblioteca non deve finire contro mano.

LE RIFLESSIONI DI SERRAVEZZA
Sei di Matera se…insieme per difendere un presidio di civiltà. Sono passati giusto sette anni da quando il mio gruppo Facebook si è interessato al problema della Biblioteca Provinciale “T.Stigliani”.

Domenica 8 febbraio 2015 alle ore 12 molti cittadini liberi si sono raccolti davanti alla Biblioteca e realizzarono una catena umana per un “abbraccio” simbolico al Palazzo dell’Annunziata che ospita la Biblioteca Provinciale T.Stigliani.

Oggi il problema è ritornato a galla e tutti sembrano allarmati per un problema che sarà difficile risolvere poiché come al solito, quando l’argomento cade sui finanziamenti della Regione tutto sembra molto lontano dalla realtà materana.

La verità è che noi materani non ci sentiamo parte della Regione Basilicata e dobbiamo nuotare sempre con il nostro salvagente che sempre si sgonfia all’improvviso e subito ci agitiamo le braccia per chiedere aiuto.

E’ possibile mai che dobbiamo vivere di contentini per farci stare zitti? Basta con queste manfrine. Una volta il popolo scendeva in piazza e faceva tremare i palazzi, oggi solo chiacchere sul web, sui giornali, con le interviste sui canali televisivi locali per dire che siamo mortificati ma non arrabbiati da far capire ai nostri rappresentanti istituzionali che oggi dobbiamo fare sul serio e i problemi devono essere discussi e risolti una volta per sempre.

Purtroppo dall’alto non abbiamo esempi in questo senso, basti pensare a ciò che stiamo vedendo da lunedì scorso a Montecitorio per le elezioni del Presidente della Repubblica.

Tutti beatamente riuniti in vacanza a Roma dimenticando i problemi che il popolo italiano sta subendo con i rincari delle materie prime, del gas ed elettricità per il riscaldamento, carburanti che in un mese sono aumentati di quindici euro per un pieno.

Certo loro non risentono di questi problemi con gli stipendi mensili a quattro zero, poi si vedrà. Ma quando? Quando l’ospedale arriverà al collasso o la biblioteca sarà costretta a chiudere? Basta, non vogliamo le briciole ma il giusto per garantire la sopravvivenza e i giusti servizi che una comunità di diritto pretende.

Matera si deve svegliare e deve pretendere la difesa dei luoghi di cultura per continuare ad essere la capitale europea della cultura. Non dobbiamo sminuire la nostra identità per non sapere gestire il patrimonio che ci è stato tramandato per arricchirci culturalmente. Chiediamo una maggiore attenzione e impegno affinché questo patrimonio non venga nascosto dietro una porta chiusa per sempre. Se la Biblioteca Provinciale T.Stigliani chiudesse sarebbe come impedire ai cittadini materani di conoscere la storia del passato per conoscere il presente e immaginare il futuro. Il nostro patrimonio culturale non si to

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