“Salta la firma per il contratto del comparto Sanità 2022-2024, che riguarda oltre 580mila dipendenti del Ssn tra infermieri, tecnici e personale non medico. Stabiliva un aumento medio mensile di 172 euro. I sindacati di categoria si sono infatti divisi: favorevoli all’accordo, dopo una lunga trattativa all’Aran, i sindacati Nursind, Cisl, Fials. Non hanno invece firmato il Nursing up, la Cgil e la Uil.” Lo evidenzia in una nota la FP Cgil che aggiunge “Oggi siamo riusciti a dimostrare al Governo, all’Aran e alle Regioni che la proposta di contratto che ci avevano presentato non era accettabile. Non hanno raggiunto la maggioranza del 51% per poterlo firmare. Vogliamo, per le lavoratrici e i lavoratori della sanità, un contratto giusto, con stipendi veri e che risponda ai loro bisogni e valorizzi la loro professione. Ora scendano in campo le Regioni e il Governo, dando segnali precisi che favoriscano una rapida conclusione del contratto. La FP CGIL continuerà a lavorare per questo.” “Abbiamo deciso di non firmare la preintesa, perché questo contratto non risponde alle richieste che, da moltissimo tempo, avanzano i lavoratori della sanità – commenta a caldo Alfonso Guerriero, infermiere e Responsabile coordinamento nazionale infermieri Fp Cgil -. In questo contratto le risorse sono insufficienti, non è possibile che per avere uno stipendio adeguato i lavoratori debbano ricorrere sistematicamente agli straordinari.Per questo, la Fp Cgil ha chiesto un tavolo ministeriale per anticipare le risorse che il presidente (di Aran, Antonio Naddeo, ndr.) ha detto essere disponibili per un futuro contratto
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