giovedì, 16 Gennaio , 2025
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Finto avvocato chiede…parcella anticipata. Ma era una truffa.La Polizia lo arresta

La sintetizziamo così, nel titolo, per mettere sul ” Chi va la?”, anziani, persone fragile che in buona fede, non esitano a consegnare danaro o preziosi a persone che si spacciano aldilà del filo, come sedicenti avvocati, per aiutare parenti in difficoltà. Ed è quanto accaduto a Matera con una vicenda finita bene, per fortuna, grazie alla segnalazione del cittadino e al pronto intervento della Polizia di Stato, che ha arrestato in fragranza di reato un uomo di 40 anni, originario della Campania, sorpreso con una ”parcella” in oggetti preziosi per un valore di 10.000. Onorario non incassato…e restituito al proprietario. L’invito del questore Emma Ivagnes e dei suoi collaboratori è sempre lo stesso: se avete un dubbio non esitate a chiamare il ”113” o a confidarvi con un parente o un vicino. Basta un particolare per smascherare e catturare i truffatori.

QUESTURA DI MATERA
COMUNICATO STAMPA
Matera, truffe agli anziani: la Polizia di Stato arresta un uomo, si era appena fatto consegnare dalla vittima 10 mila euro in preziosi
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza un 40enne campano. L’ipotesi di reato a suo carico è di truffa aggravata ai danni di una persona anziana.
Grazie alla segnalazione, pervenuta al 113 da parte di una persona anziana, di una truffa appena subita, agenti della Squadra Mobile si sono posti alla ricerca dei truffatori, monitorando alcune aree della città dove appariva probabile che i malviventi potessero entrare in azione.
Gli operatori hanno così notato, in una via del centro, un’auto sospetta con a bordo un individuo il quale, dopo aver parcheggiato, entrava nel portone di ingresso di un condominio, parlando a telefono. Dopo alcuni minuti, all’uscita, l’uomo è stato identificato e controllato.
Nella tasca anteriore destra dei pantaloni sono stati rinvenuti alcuni monili mentre altri erano occultati in una busta di plastica, all’interno dell’auto. Il valore dei preziosi, che sono stati restituiti alla vittima, ammonta a circa 10 mila euro.
L’uomo era inoltre in possesso di due telefoni cellulari, sottoposti a sequestro, uno dei quali si ritiene sia stato impiegato per tenersi in contatto con “telefonisti”, complici che hanno il compito di indicare gli indirizzi delle vittime.
Secondo quanto riportato nella denuncia sporta dalla persona offesa, la truffa sarebbe consistita in una telefonata di un sedicente avvocato, impegnato a seguire la vicenda giudiziaria riguardante un prossimo congiunto della vittima, che chiedeva una somma di denaro ovvero di preziosi per poter aiutare il suo assistito.
L’uomo, pertanto, è stato arrestato e condotto in carcere. L’Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l’arresto e contestualmente disposto che venisse collocato ai domiciliari.
Si coglie l’occasione per ricordare ancora una volta di prestare la massima attenzione quando si viene contattati da sconosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113.

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