L’Associazione ‘’ Matera Ferrovia Nazionale’’ scende in campo sulla ‘’palla ‘’ o mela ‘’avvelenata, se preferite, circa la scelta della fermata del Frecciarossa ‘’ Mennea’’ a Metaponto o a Ferrandina, una scelta che l’assessore regionale alle Infrastrutture Nicola Benedetto lascia alle decisioni ( contrastate come è prevedibile) dei 31 sindaci del Materano. Le cronache e le ipotesi palesi lanciate nei giorni scorsi, oltre alle prese di posizione di campo, rischiano di favorire il gioco delle tre carte per lasciare tutto come sta in modo da tenere buoni i collegi-comprensori elettorali. Se dovesse andar male si potrebbe sempre dire…’’La proposta è stata fatta, ma poi…è finita come non volevamo’’. La partita si gioca altrove e il Frecciarossa arriva se la Regione farà scelte convinte e motivate, prima di tutto mettendo mani al portafogli per i costi del Treno ( pare tre milioni di euro), inserendo la cosa nel nuovo contratto di servizio con Trenitalia che dovrà accollarsi anche le spese (con Rete Ferrovie Italiane) per gli adempimenti tecnici e di messa in sicurezza della linea,comprenso l’attraversamento di animali erranti. Ma a questo aspetto va aggiunta la decisione annunciata del Governo ( con decreto ad hoc o in Finanziaria) per completare la Ferrandina-Matera-Adriatico, per una spesa di 220 milioni di euro…Una somma di poco inferiore a quella già stornata in passato (con il silenzio assenso delle componente materana) per adeguare la Potenza –Foggia. Se la Ferrandina –Matera non è un annuncio o una promessa da campagna elettorale referendaria e allora il ‘’Frecciarossa’’ deve fermarsi – per una questione logica- allo scalo di Ferrandina. E con un adeguamento delle corse bus, visto il rapporto ‘’naturale’’ per Matera 2019. A che servirebbe prolungare la fermata di altri 30 chilometri? E’ il gioco delle tre carte.E a questo aggiungiamo il silenzio di alcuni sindaci della Valbasento (fatta eccezione per il capogruppo del pd al Comune di Ferrandina, Carmine Lisanti, intervenuto nei giorni scorsi) e della collina materana: da Miglionico a Grottole evia proseguendo fino al confine con la provincia di Potenza. Disciplina di partito,in qualche caso, o opportunismo per vedere come va a finire? E voi ignari lettori e potenziali passeggeri del ‘’Fracciarossa’’ come la interpretate?..
MATERA FERROVIA NAZIONALE SULLA FERMATA DEL FRECCIAROSSA
Comunicato stampa
L’associazione “Matera Ferrovia Nazionale” saluta ed esprime il più vivo compiacimento per l’arrivo del Frecciarossa in Basilicata, tangibile segno di modernità e di rilancio del nostro trasporto ferroviario, istituito con grande sensibilità e lungimiranza da parte del ministero delle Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia e Regione Basilicata.
L’importante evento (perché di questo si tratta) è una prima risposta che viene data per facilitare l’accessibilità a Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, in maniera sicuramente confortevole e veloce grazie al supertreno che coprirà la tratta Milano-Taranto (via Bo-Fi-Rm-Na-Sa-Pz e viceversa) e metterà finalmente in relazione la Citta dei Sassi con tutto il resto del Paese. L’imminente arrivo del Frecciarossa si aggiunge agli attuali Intercity da /per Roma (che rimangono invariati anche negli orari) e sono stati istituiti per assicurare proprio a chi sta già venendo a visitare Matera e ai diversi milioni di turisti che aumenteranno nei prossimi anni e oltre il 2019 un collegamento il più veloce ed efficiente possibile che non può non avvenire con la “storica” fermata di Ferrandina. Da sempre scalo per Matera che si raggiunge in appena 20 minuti. Soluzione diversa sarebbe illogica e incomprensibile.
La stazione di Ferrandina, inoltre, è posta in posizione strategica e baricentrica sia per raggiungere Matera (ma anche Altamura, Gravina e centri murgiani) che per tutti i paesi della collina materana e del medio Basento. E’ facile immaginare, quindi, anche le possibilità e gli effetti positivi per i dirigenti e i tecnici delle aziende della valle del Basento e delle aree industriali di La Martella e Jesce e , dunque, per un loro rilancio produttivo.
E’ ben noto che per l’attuale situazione della nostra rete ferroviaria il Frecciarossa in Basilicata non potrò superare la “media” di 100 Km orari. Pertanto, ci sembra opportuno prevedere anche una fermata a Metaponto, tenendo conto della velocità ben diversa, rispetto alla rete dell’Alta Velocità che il supertreno dovrà osservare in Basilicata. Si eviterebbe in questo modo uno sterile “duello di campanile” e una “guerra fra poveri” in una realtà che ha bisogno invece di rinsaldare relazioni, ritrovare unità e collaborare positivamente per quella ripresa socio-economica tanto attesa dalle nostre comunità. Che ora un’atteggiamento deleterio e di cinismo improduttivo non può compromettere proprio in questa circostanza:
Matera 22.11.16
Nicola Pavese, Presidente
Associazione Matera Ferrovia Nazionale
Le ragioni di una ferrovia
Com’è noto, sabato 19 c.m., l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha avuto modo di incontrare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi; dall’incontro è scaturito un impegno esplicito del Presidente a portare a conclusione un provvedimento parlamentare che preveda il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Impegno ribadito nel tweet di ieri.
Si realizzerebbe così finalmente il collegamento alla Rete Ferroviaria Italiana della città di Matera, prossima Capitale Europea della Cultura: città che già assolve, ed ancor più è destinata ad assolvere in futuro, il ruolo di attrattore turistico-culturale del Mezzogiorno interno.
Città che per esercitare tale ruolo, insieme al suo territorio di riferimento, ha necessità di grande accessibilità non solo dal corridoio adriatico-pugliese, ma anche (se non soprattutto) da quello tirrenico-campano (terminale dell’attuale Alta Velocità nazionale): coinvolgendo così l’intera regione Basilicata.
Regione che, con il prolungamento della tratta in direzione di Bari, vedrebbe così realizzarsi una vera e propria “spina dorsale ferrata” che l’attraversa e la collega ai due hub fondamentali di Salerno (Tirreno) e Bari (Adriatico), consentendole di svolgere quel ruolo di “cerniera” territoriale che sempre si vagheggia, ma mai coerentemente si persegue, con infrastrutture appropriate.
Una infrastruttura che aprirebbe quindi ai territori interni della Basilicata, oltre che alle due città capoluogo, ampie prospettive di relazioni territoriali, in grado di sostenerne e svilupparne il tessuto produttivo, ben al di là del solo turismo ecologico-culturale.
L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” nel registrare l’impegno del Presidente del Consiglio, è comunque consapevole che la questione non può essere data per risolta, e che molta determinazione dovrà ancora essere profusa da parte di tutti i protagonisti della vicenda, per raggiungere nei prossimi mesi l’obiettivo prefissato.
Oltre all’attività dei parlamentari (Antezza, Latronico, Liuzzi, Folino, Margiotta), che già si stanno fattivamente adoperando nelle sedi di competenza, sarà necessario l’impegno altrettanto fattivo sia dei Consiglieri Regionali, che dovranno dare all’infrastruttura adeguata previsione, rilievo e priorità all’interno del “Piano Regionale dei Trasporti” (attualmente in discussione in Consiglio Regionale), e sia dei Consigli Comunali dei territori interessati: da quello di Matera, che deve dare attuazione al “Consiglio Comunale aperto” sull’argomento (già previsto da due OdG approvati alcuni mesi addietro), a quelli della Basilicata interna, che dal collegamento ferroviario potranno trarre benefici effetti di accessibilità nazionale.
L’Associazione stessa proseguirà nel suo lavoro di sensibilizzazione delle comunità interessate, ampliando la propria base sociale di adesioni, e promuovendo iniziative pubbliche di ampio coinvolgimento di cittadini, associazioni, organizzazioni imprenditoriali e del lavoro, ecc.
Al di là delle iniziative in essere e da attivare, l’Associazione è consapevole che il raggiungimento dell’obiettivo perseguito potrà venire solo da un ampia presa di coscienza, da parte delle comunità interessate, che la chiusura dell’anello ferroviario Tirreno-Adriatico (Salerno / Potenza / Ferrandina / Matera / Bari) costituisce un’opera di “civiltà” e “progresso” indispensabile per assicurare “accessibilità” ed un futuro più sereno all’intera regione Basilicata: non operare consensualmente per la sua realizzazione, significa solamente rassegnarsi all’ormai inesorabile, fortissimo processo di disgregazione della nostra regione, in atto da alcuni anni.
Matera, 22/11/2016
Associazione Matera Ferrovia Nazionale
