giovedì, 24 Aprile , 2025
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E ora all’Archivio di Stato servono ”certezze” per il futuro…

L’arrivo di quattro unità lavoratore dal programma nazionale per il reddito minimo di inserimento, grazie a un protocollo di intesa sottoscritto tra Comune di Matera e Archivio di Stato, come riporta il comunicato che segue, è una boccata di ossigeno per la istituzione culturale di via Tommaso Stigliani, che deve fare i conti – e non da ora- da gravissime carenze di organico e con il problema della sede. Problemi mai affrontati con decisione a livello locale e nazionale, trattandosi di una struttura insieme alla biblioteca Tommaso Stigliani che per tradizione e contenute hanno un patrimonio di ”lasciti” davvero importante sul piano qualitativo e quantitativo. E sarebbe una iattura se le politiche di accentramento regionale andassero in porto, con tutti i limiti che la cosa comporterebbe. Pensionamenti e prepensionamenti hanno fatto il resto e aggravato la situazione, sopratutto presso l’Archivio di Stato che dipende direttamente dal Ministero per i Beni Culturali. Archivio che deve fare i conti con la sede, che appartiene a privati. Finora sono state ipotizzate soluzioni alternative in caso di trasferimento. Da scartare, perchè inopportuna, indicazioni da estrema periferia. Auspichiamo piuttosto che si trovino forme e risorse per mantenere la sede dell’ex cinema Quinto e dei sottostanti locali adibiti a ritrovo. In centro vanno mantenute funzioni culturali, a rafforzare il carattere identitario della città che nell’Archivio di Stato- durante l’anno da capitale europea della cultura- ha ospitato iniziative laboratorio e mostre sull’architettura della vergogna…

Comunicato
E’ dal giorno 2 agosto 2021 che, grazie alla sigla congiunta tra Amministrazione Comunale e Archivio di Stato di Matera, del Protocollo d’Intesa per la realizzazione dei progetti di pubblica utilità previste nel programma Reddito Minimo di Inserimento (RMI) finalizzati all’inserimento/reinserimento al lavoro per i beneficiari del Programma, l’Istituto ha accolto n. 4 unità di personale beneficiario del Programma RMI che collaborerà per la realizzazione delle attività di pubblica utilità. Le unità assegnate saranno di supporto alle attività ordinarie e al pubblico dell’Archivio di Stato di Matera.Il protocollo d’Intesa sottoscritto dal sindaco di Domenico Bennardi e dal direttore dell’Archivio di Stato Anna Maria Gnocchi, ”è il frutto di intese istituzionali raggiunte a seguito della richiesta di supporto all’Istituto, in gravissime difficoltà per carenza di personale”.

Il Protocollo d’Intesa sottoscritto per il Comune di Matera dal Sindaco Domenico Bennardi e per l’Archivio di Stato di Matera dal direttore Anna Maria Gnocchi, a ciò delegata dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Archivi, è il frutto di intese istituzionali raggiunte a seguito della richiesta di supporto all’Istituto, in gravissime difficoltà per carenza di personale.
Ci facciamo portavoce del Direttore Generale Archivi, dott.ssa Anna Maria Buzzi, che ringrazia vivamente l’Amministrazione Comunale di Matera per il tempestivo intervento e vicina da sempre alle difficoltà che hanno interessato, e tuttora interessano, l’istituto archivistico materano.
Primi, doverosi e sentiti ringraziamenti vanno alla sensibilità e all’attenzione mostrata dall’Amministrazione Comunale di Matera, nella persona del Sindaco dott. Domenico Bennardi circa l’attuale drammatica realtà per la quale non si intravedono soluzioni immediate.

Un grazie allo Staff del Sindaco, costantemente presente e impegnato nell’attuazione del progetto, all’assessore con delega alle Politiche Sociali dott. Giuseppe Sarli, al dirigente del Settore Servizi alla Persona, alla Famiglia, al Cittadino – Servizio Politiche Sociali dott.ssa Giulia Mancino, alla dott.ssa Paola Brancato, collaboratrice del Servizio Politiche Sociali.
E’ con piena soddisfazione ed entusiasmo rinnovato, che ringraziamo le collaboratrici/beneficiari RMI: Signore Rosi Di Brizio, Rosanna Gagliardi, Annunziata Maria Gravela e Mariangela Iacovazzi.
Il nostro augurio è che restino con noi per un tempo maggiore di quello che ora è loro consentito.

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