Trent’anni in trincea ad ascoltare, aiutare, a rodersi il fegato per un mare magnum di normative, situazioni, che spesso ritardano o ostacolano percorsi che possono aiutare a venir fuori dal debito, aggravato dalla dipendenza del gioco di azzardo e della filiera delle lotterie diventate la illusoria scorciatoia per superare crisi, precariato, sommerso e via declinando. La Fondazione lucana antiusura ‘’ Monsignor Vincenzo Cavalla’’ e, in particolare don Basilio Gavazzeni, parroco per tanti anni della chiesa di Sant’Agnese, che ha condiviso quel percorso con Angelo Festa e pochi collaboratori, continua a dare, senza fare passi indietro ( ci mancherebbe) ricordando- nel trentennale della Fondazione- quanto accaduto con le intimidazioni all’esplosivo – quel 6 maggio 1994- ai procedimenti giudiziari conclusi con la piena assoluzione, ma senza che lo Stato avanzasse delle scuse. Tempo prezioso perso per l’attività della Fondazione che è andata, comunque, avanti. E il convegno a più voci, per il trentennale, come riporta una pubblicazione che offre tanti spunti di riflessione, lo ha confermato. Un bilancio, doveroso, con i freddi ma ‘’illuminanti’’ dati su quello che è stato fatto e resta da fare, rappresentano un altro fattore che società e istituzioni devono tenere in grande considerazione. La Fondazione lucana antiusura ”Monsignor Vincenzo Cavalla” di Matera ha garantito presso banche convenzionate 790 richiedenti aiuto per un importo di 10. 4448.347,05 euro e con fondi propri, a 300 richiedenti, risorse per 646.077,81 euro. E’ il dato, a tutto il 2023, fornito in occasione di una iniziativa per i 30 anni dalla costituzione della istituzione presieduta da don Basilio Gavazzeni. La fondazione ha ascoltato complessivamente 4010 famiglie. Alla fine del 2023 la consistenza del fondo statale è di 6,352.918,00 euro quella del fondo proprio di 401.548.00 euro. Negli anni la Fondazione ha registrato escussioni, a causa di 132 beneficiari insolventi, per un importo di 1.067.067.00. ” C’è ancora tanto da fare -ha detto don Basilio Gavazzeni- nel promuovere la cultura antidebito e in un contesto che vede aumentare la situazione di crisi economica. La Fondazione si trova ad affrontare tre problemi,in particolare. Riguardano la diffusa incapacità di rimborso che osta il soccorso ai richiedenti, il rapporto con le banche che lascia a desiderare e poi la immensa diltazione dell’azzardo nel Paese , che aggrava la prevenzione e il contrasto contro l’usura”. Nel corso della giornata è stato consegnato a Maurizio Fiasco, esperto sui temi del gioco d’azzardo, il premio Città Cristologica
Il comunicato di presentazione dell’evento
“Venerdì, 29 novembre, dalle ore 9,30 alle 13,00, nella Sala Joseph Ratzinger della Parrocchia di Sant’Agnese, a Matera, si svolgerà un Convegno per celebrare i trent’anni della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla. Sono state invitate le massime autorità del territorio, Prefetto, Arcivescovo, Presidente della Regione, Commissario del Comune, Presidente della Provincia. Nel cuore del Convegno proporrà una relazione testimoniale Maurizio Fiasco, sociologo romano, esperto di problemi concernenti la sicurezza pubblica, consulente da venticinque anni della Consulta Nazionale Antiusura delle Fondazioni Antiusura, applicato strenuamente alle questioni del sovraindebitamento e dell’azzardo. Per la Fondazione l’artista materano Giuseppe Mitarotonda gli consegnerà il Premio Città cristologica giunto alla VI edizione. Consumato il coffee break, in un brainstorming regolato da Basilio Gavazzeni, si succederanno gli interventi del rappresentante della Questura, di Brunella Carriero il notaio che costituì la Fondazione, di Angelo Festa primo presidente e attuale vicepresidente della Fondazione, di Eustachio Quintano commercialista prossimo fin dalle origini alla Fondazione, di Andrea Carriero segretario generale di Cofidi Sviluppo Imprese, di Abramo Cardinale animatore di Giocatori anonimi, di Angelo Tataranni con Anna Maria Cammisa della Caritas diocesana, di Tommaso Conese rappresentante del Banco delle Opere di Carità di Basilicata. Le conclusioni saranno riservate ad Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico. Il soprano Nunzia Rizzi aprirà il Convegno con Non, je ne regrette rien di Èdith Piaf e lo chiuderà con We Shall Overcome di Joan Baez.”