Querelle tra il Sindaco di Matera e il quotidiano nazionale “Il Fatto Quotidiano” che ha dedicato un suo articolo sulle vicende che ruotano intorno al logo e al nuovo asset della Fondazione Matera 2019.
Nell’articolo dal titolo “Matera, il logo e le mani di Pittella sul 2019” ad un certo punto è scritto di una “…“cacciata” del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, dalla presidenza del Cda della fondazione incompatibile ai sensi delle norme anticorruzione.”
Piccata la risposta di Sindaco che precisa di essersi dovuto dimettere e che non è stato affatto cacciato.
Questo il suo comunicato stampa:
IL SINDACO REPLICA ALLA NOTIZIA APPARSA SU “IL FATTO QUOTIDIANO”
“INQUALIFICABILE E FALSA LA MIA CACCIATA DALLA FONDAZIONE”
“A volte la disinformazione assume valori di stravagante disinvoltura”. Così il sindaco Raffaello de Ruggieri risponde all’articolo pubblicato su ‘Il fatto quotidiano’ firmatoda Paola Zanca dal titolo: ‘Matera, il logo e le mani di Pittella sul 2019’.
“La notizi apparsa su Il Fatto quotidiano sulla cacciata del sindaco di Matera dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 rappresenta – prosegue de Ruggieri – la testimonianza più eloquente di una informazione che quando finisce di essere artefatta diviene inveritiera. Il sindaco di Matera si è dimesso da presidente della Fondazione, deputata ad attuare il dossier che ha supportato la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura per il 2019, per un elementare e inevadibile obbligo di legge, stranamente non segnalato dagli originari estensori dello Statuto della Fondazione stessa.
Infatti – prosegue – egli risulta incompatibile ai sensi dell’art. 13, comma 3 del Decreto legislativo 8 aprile 2013, n.39 sull’anticorruzione.
Questa normativa impedisce infatti al sindaco di ricoprire la carica di presidente di un ente di diritto privato, come la Fondazione, sottoposto a controllo.
La cacciata di presunti barbari per presunte risse appartiene, quindi all’immaginaria, fantasiosa e infondata valutazione della redattrice della notizia pubblicata di cui si chiede la immediata rettifica per la sua inqualificabile falsità – conclude il sindaco

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