lunedì, 10 Febbraio , 2025
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Con Assange in carcere la libertà di espressione.

E l’allarme deve scuotere le coscienze, in Europa, in Italia ( dove il parlamentare di Fdi Gianni Berrino ha presentato un emendamento al Senato, al testo sulla diffamazione per introdurre il carcere fino a 4 anni e mezzo, e sanzioni pecuniarie fino a 120mila euro, per i cronisti che dovessero incappare in quel tipo di reato) e negli Stati Uniti d’America, la patria della libertà e della democrazia. La vicenda di Julian Assange è paradossale. Sono passati cinque anni ed è ancora in carcere in Inghilterra e con un pronunciamento della giustizia che è come una spada di Damocle sul suo futuro. Da Matera il museo del Comunismo e della Resistenza aderisce alla campagna di sensibilizzazione a difesa della libertà di espressione. E si chiede quale sia il crimine del quale Assange è accusato. Ha fatto conoscere la verità…sulle guerre di ieri. E di oggi, quando saranno passate, dopo una lunga scia di sangue, che vede tante vittime tra i civili.

JULIAN ASSANGE, 5 ANNI DI DETENZIONE IN ISOLAMENTO! QUAL E’ IL CRIMINE? Oggi 11 aprile sono cinque anni che Julian Assange è in prigione in Gran Bretagna. Ennesima occasione per chiederne la liberazione, chiarirne il caso, far comprendere a tutte e a tutti che continuare a perseguitare qualcuno che ha smascherato gravi crimini di Stato è un attacco frontale alla libertà di stampa. In questa giornata Il Museo del Comunismo e della Resistenza di Matera aderisce alla campagna di sensibilizzazione e invita a diffondere e postare sui social per questo triste anniversario, il seguente comunicato stampa che ci hanno mandato i giornalisti di SpeakUpForAssange .Nel caso poi non lo aveste già fatto, chi è giornalista è invitato a firmare sotto. ( Associazione culturale “Karl Marx 2018” – Museo del Comunismo e della Resistenza) Cari amici e colleghi,

Mentre ci incontravamo per preparare la stesura di questo comunicato, siamo rimasti scioccati dalla rapidità con cui sono volati cinque anni di reclusione per Julian Assange.
Sappiamo tutti però che per Julian non è stato così. Mentre si avvicina ai cinque anni di reclusione presso l’HMP Belmarsh, sappiamo che ha sofferto una miriade di complicazioni di salute. Come evidenziato da molteplici accertamenti medici, sappiamo anche che la sua salute mentale è particolarmente precaria.

Alla luce di questo continuo errore giudiziario, non dobbiamo dimenticare il nocciolo della questione.

Nel momento stesso in cui Julian, WikiLeaks e i numerosi giornalisti che hanno lavorato al loro fianco hanno pubblicato quei documenti nel 2010, i governi occidentali hanno avuto l’ obbligo legale, ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1949, di indagare sulle accuse di crimini di guerra e perseguire eventuali autori. Invece, hanno scelto di inseguire l’uomo che ha reso possibili tutte queste rivelazioni.
Con questo in mente, insieme a molti altri fatti preoccupanti di questo caso, sappiamo che molti di voi pubblicheranno messaggi sui social media questo 11 aprile, che segnerà i cinque anni di incarcerazione di Julian presso l’HMP Belmarsh. Se lo fai, tutto ciò che ti chiediamo è di includere il nostro hashtag #JournalistsSpeakUpForAssange in fondo al tuo messaggio.

Sappiamo che gli hashtag possono essere noiosi, ma è qualcosa di completamente diverso se utilizzati all’unisono da 2.000 giornalisti rispettati, ciascuno con il proprio seguito e la propria portata.
Infine, mentre la nostra attenzione è rivolta alla difficile situazione di Julian, non dobbiamo dimenticare anche Ola Bini. È un amico di Julian ed è stato arrestato anche lui, questa volta dalle autorità ecuadoriane, l’11 aprile 2019. Potete trovare aggiornamenti sul suo caso qui .
Grazie e distinti saluti,
Serena, Nicky e Tareq

Dichiarazione dei giornalisti internazionali in difesa di Julian Assange:
https://u14078135.ct.sendgrid.net/ls/click?upn=u001.kmcXUL-2BP4CWyKUzHjFXCFbs3zAQU5lDXtmCLkHwfyOw3-2FUsPYVbnmad7kCa3aSkjEQue_wV-2BEQcxJGxxULwlsTmIaVtsJk6uT-2BMVmRHE60gCe-2BmA4mPCQYiH7w2NGVCExYuj4IZLdbYAkzPMJIEj6LQD4IXfoIhP6jOvxFTTc3V0koVj1N6SSXo4vvFWTBeZlht60x6vob2K-2B-2B1GjYKKYZiUhpzXcx4RSsKPirAuL8LCwpOJXX-2FbiIQE6FY-2B9jVey1CTmZUzk-2FT9nKdkanrDphYRuww-3D-3D Elenco dei firmatari:https://u14078135.ct.sendgrid.net/ls/click?upn=u001.kmcXUL-2BP4CWyKUzHjFXCFbs3zAQU5lDXtmCLkHwfyOx49-2BeinONeY9lELzLaMxT6kQ4-2Bj20-2BZyvqSJ43ZcyB8Q-3D-3Dkzhv_wV-2BEQcxJGxxULwlsTmIaVtsJk6uT-2BMVmRHE60gCe-2BmA4mPCQYiH7w2NGVCExYuj4420nMP0eLHNSikExx2FQN14t4fWh013AxCK5nJ6IjqUBQ6yV6ccZRE9-2FNz-2FjXQgPYoWunCtJMe04uWNsz97eTg5ARcpLIOOWlipkiqvMf-2F-2BiyPgPqJXx3WjkcjInxNAWQNNrBZOqbA8sSKNhFaDIcw-3D-3D

#GiornalistiParlanoPerAssange

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