“Lunghissime liste di attesa per effettuare una tac o una colonscopia, Pronto Soccorso allo stremo, corsie di ospedali con pochi medici e infermieri, piccoli Comuni senza il medico di base. È questa la “cartella clinica” del nostro Sistema sanitario nazionale redatta dal Centro di Ricerca Cergas Bocconi, che nel monitorare la nostra sanità, ha stimato che ogni famiglia italiana spende oggi di tasca propria 2.200 euro l’anno per curarsi e che molte di esse a causa dell’aumento delle spese per la salute stanno varcando la soglia della povertà.
La preoccupazione, pertanto, è forte per il ricorso che, sovente, si è costretti a fare verso le strutture private, poiché la malattia non aspetta i tempi del servizio pubblico.” L’allarme si estende anche ai piccoli paesi come San Mauro Forte dove la locale Pro Loco, in concerto con il Circolo la Scaletta di Matera -rappresentata dal dott. Angelo Andriulli e da Nicola Savino- ha promosso una iniziativa che ha visto la partecipazione di un gran numero di cittadini sul tema: “Come fare per ottenere le prestazioni sanitarie nei tempi previsti dalla legge”, durante la quale “il dottor Andriulli, gìà noto dirigente medico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ha illustrato” -si riporta in una nota- “i contenuti della legge 124 del 29 aprile del 1998 che prevede la possibilità per il cittadino di chiedere all’Azienda Sanitaria lo svolgimento in regime di intramoenia, delle visite che la struttura pubblica non è in grado di erogare nei tempi necessari.
Un provvedimento che affida al medico curante la decisione di individuare il grado di urgenza con cui la prestazione deve essere erogata e qualora la struttura pubblica non sia in grado di farlo, il cittadino potrà chiedere la erogazione della prestazione in regime di intramoenia con spesa a carico del servizio sanitario.
Una norma di legge che pur risalendo all’aprile del 1998 è stata inspiegabilmente disapplicata nel corso degli anni e che, nell’attuale contesto, diventa di grande interesse.”
Durante l’incontro il Presidente della Pro Loco, Francesco Laguardia, “ha assicurato il supporto informativo ed operativo necessario a coloro che dovessero decidere di avviare l’iter previsto dal legislatore.”
Negli interventi del dottor Andriulli, del presidente Laguardia, di Mimì Deufemia e di altri presenti “si è inoltre, sottolineata la necessità che tutti si adoperino per evitare lo scivolamento verso il privato di un diritto universale come quello alla salute.
Di scongiurare, in sostanza, uno scenario che consentirebbe l’accesso alle cure solo a coloro che dispongono di cospicue risorse finanziarie.”

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