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Come avviene l’attribuzione dei seggi e premio di maggioranza?

A giudicare dal dato della prima giornata di voto, difficilmente l’affluenza raggiungerà il dato del 2019. Ma, comunque vada, fra poche ore, dopo la chiusura dei seggi nella seconda giornata delle votazioni, si provvederà immediatamente allo spoglio delle schede, al cui esito seguirà la elezione del Presidente della Giunta regionale della Basilicata, l’attribuzione dei seggi e del premio di maggioranza. Ecco come si procede in base alle norme vigenti, ovvero la legge regionale n. 20 del 2018 (https://temi.camera.it/leg19/dossier/OCD18-19768/la-legge-elettorale-della-regione-basilicata.html) che ha disciplina il sistema di elezione del Presidente della Giunta e dei consiglieri regionali. Come indicato dallo statuto, si tratta di un sistema proporzionale su base circoscrizionale, che genera un esito maggioritario grazie all’attribuzione di un premio di maggioranza (per le cause di ineleggibilità e incompatibilità la legge regionale -art. 24- rinvia alla normativa nazionale). La legge elettorale, all’articolo 19, prevede anche soglie di sbarramento, sotto le quali non si accede alla ripartizione dei seggi. Esse sono calcolate in percentuale sul totale dei voti espressi nell’intera regione, e sono così articolate: 3% per le liste non collegate in coalizione; mentre, per le liste collegate in coalizione: nessuna soglia se la coalizione supera l’8%, in caso contrario la lista deve ottenere almeno il 4%; 8% per le coalizioni.

I seggi (in base all’art.20) sono ripartiti in sede regionale a seguito della proclamazione del Presidente della Giunta e dell’attribuzione del premio di maggioranza: è proclamato eletto il candidato che ottiene un voto più degli altri. Alla lista o coalizione ad esso collegata è attribuito un premio di maggioranza variabile, dal 60 al 50 per cento dei 20 seggi del Consiglio, in relazione al dato elettorale ottenuta dalla lista o coalizione collegata: con almeno il 40% dei voti validi, sono attribuiti 12 seggi; con una percentuale compresa tra il 30 e il 40 per cento, sono attribuiti 11 seggi; con meno del 30%, sono attribuiti 10 seggi.
I restanti seggi sono distribuiti tra le altre coalizioni e liste non collegate al Presidente eletto. Alla coalizione vincente, non possono comunque essere attribuiti più di 14 seggi (che corrisponde al 70 per cento dei seggi del consiglio). Per tutte le operazioni di ripartizione di seggi, viene utilizzato il metodo dei divisori d’Hondt: i voti di ciascuna lista o coalizione sono divisi per 1, 2, 3, e così via, fino al numero di seggi da assegnare; i quozienti così ottenuti si dispongono in un’unica graduatoria e si assegnano i seggi alle liste in corrispondenza delle cifre maggiori. I seggi così assegnati a ciascuna lista a livello regionale, sono successivamente attribuiti nelle circoscrizioni in modo tale che venga rispettata la rappresentanza territoriale (art. 20, commi 4-6). Al termine di queste operazioni, al candidato Presidente che è giunto secondo, viene assegnato l’ultimo seggio residuo assegnato alle liste ad esso collegate, in base alla graduatoria regionale. Qualora tutti i seggi siano stati assegnati alle liste collegate con i quozienti interi, al candidato Presidente non eletto viene assegnato il seggio attribuito alla lista collegata con la minore cifra elettorale regionale. Determinato in tal modo il numero definitivo di seggi spettanti a ciascuna lista nelle circoscrizioni, sono proclamati eletti i candidati della lista secondo l’ordine dei voti di preferenza ricevuti.

Alle elezioni del 2019, al centro destra che ottenne il 42,36% (Bardi il 42,20%) furono assegnati 12 seggi. Sette alle liste/coalizioni perdenti: 4 al centro sinistra, 3 al M5S. Infine, 1 seggio al candidato presidente (Trerotola) arrivato secondo.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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