Occorre fare in modo che cada l’oblio sulla brutta vicenda de “Il Quotidiano del Sud”, sulla chiusura delle redazioni di Matera e Potenza e la messa in cassa integrazione a zero ore dei lavoratori e lavoratrici delle due redazioni, nonchè sul contestuale affidamento della fattura delle pagine della Basilicata ad un service campano e sull’assordante silenzio di tale testata su vicende che la riguardano.
In proposito registriamo e pubblichiamo di seguito l’intervento di Nino carella, dirigente del Partito Democratico di Matera che chiede un intervento fermo affinchè dalla testata del giornale venga fatta togliere il simbolo di Matera2019 considerato che della fattura dello stesso di “lucano” non c’è più nulla.
“Sulla testata del Quotidiano della Basilicata campeggia ancora trionfante il logo di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
Ma quei fogli di carta sono adesso fogli vuoti; inutili contenitori di veline passate al vaglio di una redazione che di lucano non ha più nulla – e che il service che lo stampa sia campano o calabrese, poco cambia.
La condanna della politica, per una volta è stata unanime e compatta: dall’ex sindaco Adduce all’attuale De Ruggieri, fino al Governatore Pittella, ai consiglieri regionali e parlamentari lucani.
E’ però possibile far qualcosa di concreto oltre le solite parole vuote.
E’ possibile dare il segno che così non va, che così non si fa (più), diffidando il “nuovo” Quotidiano di Basilicata dall’usare il simbolo di Matera 2019 dalla sua testata. E’ possibile marcare la differenza, sottolineare l’incompatibilità tra comportamenti alla “prendi i soldi e scappa” (si parla di 900.000 euro di contributi pubblici appena intascati) e la nuova Matera-Basilicata 2019.
E’ possibile, ma nulla è successo.
E dispiace sinceramente che la Fondazione Matera2019 e Paolo Verri non abbiano preso ufficialmente posizione sulla vicenda del Quotidiano di Basilicata.
Dispiace che ancora campeggi sulla testata di quel giornale lucano-non-più-lucano il simbolo di Matera 2019, che è proprietà collettiva di questa comunità, ferita e umiliata dallo spegnimento di una voce importante, che la vittoria Ecoc l’aveva spinta e accompagnata più e meglio di altre. Dispiace che la guida di Matera2019 rinunci al ruolo di guida della comunità, come invece aveva prospettato all’Europa, e come ci si aspettava dopo il 17.10.2014, e si limiti a star buona in una nicchia a organizzare piccoli eventi e fare auguri di Open Future.
Dispiace che nel recente passato di sia pensato di regolare l’uso del logo da parte di semplici artigiani o commercianti e ora si taccia di fronte a un abuso così evidente, fatto anche nel nome di Matera2019 e non si ritenga opportuno censurarlo.
E quindi ripropongo il tema, che può essere sfuggito: la Fondazione Matera-Basilicata 2019 impedisca al “nuovo” Quotidiano della Basilicata scritto in Campania da anonimi redattori, di utilizzare il NOSTRO simbolo.
Questa non è cultura. Questo non è progresso sociale. La Fondazione torni ad occuparsi della sua fondamentale mission e dica/faccia qualcosa.”

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