E’ un tormentone, alimentato cinque anni fa con la subdola formula che il Capodanno Rai finanziato con il ”cavallo di Troia” per Matera capitale europea della cultura 2019, potesse diventare – come lo è diventato- itinerante per comprensori.
E così è stato, per motivi elettorali o di parziale compensazione, e con tutti i disagi e i limiti oggettivi segnalati sul piano organizzativo, ma con una coperta troppo corta visto che oltre a Matera, Potenza e Maratea per il comprensorio lauriota-lagonegrese che ha lasciato fuori il Vulture Melfese, il Metapontino, il Pollino, l’area Bradanica e via elencando.
E così, giustamente, Venosa torna a chiedere quello che è le stato promessa nella scorsa legislatura guidata dall’ex presidente Marcello Pittella e chiesto a gran voce da Francesco Mollica. La stessa cosa fa il Metapontino-Pollino con il comitato Meta Siris, guidato da Vincenzo Montagna e la cosa ha innescato candidature possibili tra Policoro, Scanzano, Marconia.
A dar man forte a questa scelta è il presidente della Provincia di Matera, Pietro Marrese (che è anche sindaco di Montalbano Jonico) che ha scritto al presidente della giunta regionale Vito Bardi. Alcuni hanno giudicato poco opportuna la sua presa di posizione visto il suo ruolo istituzionale, che dovrebbe essere improntato alla imparzialità.
Ma ritorna anche la candidatura di Matera per chiudere l’anno da Capitale europea della cultura. Si sono già schierati l’assessore comunale al Turismo di Matera Mariangela Liantonio e l’assessore regionale di Forza Italia Vincenzo Acito.
Seguiranno senz’altro altre prese di posizione, finchè la Regione non farà una scelta che alla fine lascerà sul campo degli scontenti.
E’ l’ultimo anno. Poi la Quaresima. Si tenta di spartire le ultime fette di panettone (ma a qualcuno piace il pandoro) e di brindare con spumante lucano, naturalmente. Presidente Bardi, in alto i calici e faccia la scelta giusta. A meno che non le chiedano di ascoltare il consiglio…
L’INTERVENTO DI ENZO ACITO
CAPODANNO RAI ED IL “TOTO-LOCATION”
A POCHE SETTIMANE DAL 31 DICEMBRE 2020 TORNA IL TORMENTONE DELLE ATTRIBUZIONI DELLA TRASMISSIONE “L’ANNO CHE VERRA'” PRODOTTA DA RAI COM E REGIONE BASILICATA
SPETTA A MATERA CHIUDERE IL QUINQUIENNIO 2016-2020
L’accordo che ha portato in Basilicata il tradizionale spettacolo di Capodanno «L’anno che verrà» in diretta su Rai1 per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, fu sottoscritto nel 2015, con l’iniziale intento di celebrare a Matera tutte le edizioni della trasmissione televisiva, in virtù della nomina a Capitale Europea della Cultura, ed a seguito della scadenza del contratto che, fino ad allora, RAI Com aveva sottoscritto con la Regione Valle D’Aosta, e che si era svolto a Courmayeur, per tutta la durata dell’accordo. Stessa cosa era avvenuta, in precedenza, per Rimini, che aveva ospitato tutte le edizioni dal 2014 al 2011.
Giunta in Basilicata, la produzione è stata interessata da un inedito processo di “alternanza di location”, che ha inizialmente sorpreso anche Viale Mazzini, non abituata a dover, ogni anno, gestire i bisticci locali per le attribuzioni della trasmissione. L’accordo iniziale, del resto, prevedeva che Matera avrebbe ospitato l’evento dal 20015 al 2020, ma la “disseminazione dell’evento” era poi stata accolto comunque con favore, immaginando: «Un proficuo percorso – come spiegava all’epoca Viale Mazzini in una nota - che porterà di nuovo a Matera al termine del suo anno europeo della cultura. L’edizione 2015, in onda su Rai1 in diretta dalla città dei Sassi, aveva già aperto una prima stagione di collaborazione, un primo viaggio verso Matera 2019, per far conoscere al grande pubblico le ricchezze artistiche e naturalistiche della città patrimonio dell’Unesco dal 1993».
E si è quindi assistito, dopo la prima edizione svoltasi effettivamente nella nominata Capitale Europea della Cultura, ad un carosello di proposte e di location che sono state le più svariate ed, alle volte, poco comprese anche a livello nazionale. Non ultima la proposta di portare l’evento a Venosa, nel 2019, ma che poi “in zona Cesarini” si è deciso di realizzare a Matera, come logica avrebbe voluto, e come Rai alla fine ha preteso.
Il commento del Consigliere Regionale Vincenzo Acito, in quota Forza Italia, nel merito della questione “Siamo ora all’ottobre 2019, e si sentono serpeggiare brusii e bisbigli che vorrebbero spostare l’evento “L’anno che Verrà” nuovamente a Potenza. Come a dire, due (edizioni) a te e due a me. Queste logiche da “asilo Mariuccia” che hanno caratterizzato, nella passata amministrazione, la gestione di un evento che sarebbe dovuta essere programmatica, non hanno di fatto portato benefici reali alla Regione, e spesso hanno solo comportato disagi per tutti.
Se deve prevalere, quindi, la logica del “promuovere i territori su scala nazionale”, come si è previsto che l’evento possa essere deputato a fare, allora che si prenda in considerazione la giusta candidatura del Metapontino, un territorio che, ora più che mai, necessita di promozione e di essere conosciuto, a livello nazionale, per le sue bellezze e ricchezze storico artistiche“.
Del resto, sempre il detto accordo RAICom e Regione «prevede tra l’altro la trasmissione nel corso del programma di Capodanno di iniziative di comunicazione istituzionale e di filmati dedicati alla promozione del patrimonio paesaggistico, naturalistico e turistico lucano. In un percorso ideale fino al 2019, la Basilicata, la sua storia, la cultura e naturalmente le bellezze senza tempo dei Sassi di Matera e di tutto il territorio lucano – si legge ancora nella nota – entreranno nelle case degli italiani e accompagneranno il pubblico nel nuovo anno. Rai in linea con le finalità informative ed educative proprie del servizio pubblico è da sempre al fianco delle istituzioni e degli enti per promuovere e valorizzare l’Italia e le sue ricchezze».
“Se invece – conclude Acito – la logica dell’attribuzione vuol basarsi solo sulla “compensazione numerica” , allora chiedo che si torni a rispettare i termini dell’accordo iniziale fra RAICom e la Regione Basilicata e che il Capodanno Rai venga “festeggiato” nella città che, negli ultimi 5 anni, ha visto crescere in maniera esponenziale il numero di presenze turistiche, e che ha consentito alla Regione tutta di beneficiarne. Matera ha una forte vocazione turistica, e si propone come volano di sviluppo per tutto il territorio regionale. Potrà continuare a farlo se verrà rispettata e valorizzata nelle sue specificità, e questa ci sembra una buona occasione per poter essere coerenti”.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
“L’area Metapontina merita e chiede con forza il Capodanno della Rai”. È quanto sostiene il presidente della Provincia Piero Marrese in una lettera inviata a Vito Bardi governatore della Basilicata, per sottolineare l’importanza e la necessità di ospitare sulla costa jonica l’appuntamento con l’ultimo dell’anno che da diversi anni avviene in Basilicata. Marrese ricorda come “il Comitato Meta Siris e i sindaci dell’area Metapontina hanno chiesto che un evento si svolgesse nell’arco jonico in area compresa tra Nova Siri e Metaponto, ed hanno giustamente sottolineato, con quella proposta, la coerenza della spesa con le finalità del F.E.S.R. con riferimento al potenziamento della promozione turistica.
Si è poi precisato come nell’arco jonico siano collocati, rispetto al territorio regionale, il maggior numero di posti letto delle strutture turistiche a cui si aggiungono quelli della contigua area del Pollino. La proposta, quindi, mirava e mira alla promozione turistica mediante celebrazioni di un evento che faccia meglio conoscere in Europa un’area idonea e pronta all’ospitalità”. Motivazioni enunciate dal presidente Marrese, e che nel loro complesso portano a indicare il Metapontino come area idonea ad ospitare il Capodanno Rai. Una scelta che andrebbe a completare quel principio di condivisione territoriale che ha portato l’evento a Matera ma poi anche a Potenza, Maratea e ancora a Matera. “L’obiettivo del resto indicato era quello di coinvolgere con questo appuntamento e promuovere tutta quanta la regione nelle sue diverse peculiarità e in questo contesto l’area metapontina anche nei numeri turistici assume una rilevanza indiscussa”, conclude il presidente della Provincia.
Matera, 24 ottobre 2019
