domenica, 20 Aprile , 2025
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Capitale italiana della Cultura 2027, Aliano tra le 10 finaliste. (Le reazioni)

Con il progetto “Terra dell’altrove“, c’è anche Aliano (Matera), paese del confino di Carlo Levi, tra le dieci finaliste per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2027. Lo ha annunciato il Ministero della Cultura che ha reso noto i dieci dossier scelti (sui 17 presentati) dalla giuria presieduta da Davide Maria Desario. “Siamo profondamente orgogliosi di questo primo risultato. Essere nella short list è il riconoscimento del valore del nostro messaggio culturale – spiega il sindaco Luigi De Lorenzo – aver superato il vittimismo delle aree interne per costruire con fiducia e slancio il futuro dei luoghi e delle comunità di Aliano, terra dell’altrove. Da oggi siamo ancora più concentrati e determinati sull’ultimo miglio da fare verso le audizioni del 25 e 26 febbraio, con il supporto di una comunità estesa di partner, istituzioni, privati che hanno aderito alla nostra visione di futuro”. Oltre ad Aliano, le altre nove città finaliste sono Alberobello (Bari), Brindisi, Gallipoli (Lecce), La Spezia, Pompei (Napoli), Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza (Avellino) e Savona. Aliano, assieme alle finaliste verrà convocata per le audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio 2025. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. A seguire le reazioni alla bella notizia.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime grande soddisfazione per la candidatura di Aliano tra i finalisti della Capitale Italiana della Cultura: “Questo importante riconoscimento è il frutto del lavoro, della passione e della visione di una comunità che, con impegno e dedizione, ha saputo valorizzare le proprie radici storiche, artistiche e culturali. Aliano, con il suo paesaggio unico, la memoria di Carlo Levi e il suo patrimonio culturale – sottolinea il Presidente – rappresenta un simbolo di autenticità e di resilienza per l’intera Basilicata. Questa candidatura non è solo un traguardo per Aliano, ma un’opportunità per tutta la Basilicata di essere di nuovo, dopo Matera 2019, protagonista in ambito nazionale e internazionale, promuovendo le eccellenze lucane e le nostre tradizioni. Rivolgo un sincero ringraziamento – conclude Bardi – a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, con l’auspicio che il percorso di Aliano possa concludersi con il successo che merita”.

E’ grande la soddisfazione per aver appreso l’annuncio da parte del Ministero della Cultura che Aliano con il suo dossier di candidatura “Terra dell’Altrove” è entrata tra le dieci finaliste al titolo di città Capitale della Cultura Italiana per il 2027.” Lo dichiara il Capogruppo Consiliare in Regione Basilicata Piero Marrese con una nota che così prosegue: “Aliano è un piccolo borgo dalla storia secolare e rappresenta al meglio il protagonismo delle aree interne della nostra regione. Un territorio troppo spesso sottovalutato ma che invece è uno scrigno di tesori, di saperi e conoscenze che va assolutamente valorizzato e dal quale ripartire per creare occupazione e sviluppo. Aliano fa parte della Strategia Nazionale per le Aree Interne e raffigura un modello virtuoso di gestione di un territorio, quello della montagna materana, che deve tornare ad essere centrale e avere l’importanza che merita. Questo importante risultato dimostra una volta di più che la cultura può e deve essere un settore strategico per migliorare la qualità della vita e l’economia della nostra regione, nonché un valore aggiunto per il nostro bellissimo territorio così ricco di storia e tradizione. Tutta la Basilicata deve unirsi e sostenere la candidatura di Aliano come occasione di riscatto e ripartenza per tutti, e lavorare al meglio per valorizzarne l’importante lavoro culturale che ogni anno si fa in questo meraviglioso borgo che è sede di numerose manifestazioni e che ha saputo coniugare perfettamente tradizione e innovazione.”

La selezione di Aliano tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027 rappresenta un passo decisivo verso la realizzazione di un grande sogno: il riscatto delle minoranze dinamiche, delle piccole comunità resilienti capaci di affermare nuovi modelli culturali.” Lo ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, commentando con entusiasmo l’inserimento del progetto “Terra Altrove”, presentato dal Comune di Aliano, tra i finalisti della prestigiosa competizione.
Questo risultato premia gli sforzi e la determinazione del Sindaco Luigi De Lorenzo e dell’intera comunità di Aliano, che da anni lavora per affermarsi come modello culturale nazionale. Un esempio virtuoso per tanti piccoli comuni italiani che vedono nella cultura e nei saperi il motore dello sviluppo economico e sociale,” ha sottolineato Chiorazzo che ha aggiunto: “L’ esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura ci ha insegnato quanto la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, sia fondamentale per il progresso di un territorio. Oggi Aliano dimostra, con il suo esempio di rigenerazione sociale, come le micro comunità possano creare sviluppo e armonia sociale attraverso l’integrazione generazionale e la valorizzazione dell’identità culturale e ambientale.”
Realizzare il sogno di Aliano come Capitale della Cultura 2027 – ha concluso Chiorazzo – sarebbe un tributo alla memoria dello scrittore e poeta Carlo Levi, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Sarebbe la prova che il desiderio di riscatto e il potenziale culturale di queste comunità non si sono mai fermati. Aliano può essere un simbolo per tutto il Paese, una testimonianza di come la cultura sia il ponte verso un futuro più inclusivo e sostenibile.”

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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