lunedì, 9 Settembre , 2024
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Cambia il clima. Ma Matera è ancora al ventaglio…

E lo diciamo con cognizione di causa, aldilà delle lamentele e delle richieste degli operatori economici sul progressivo calo di presenze, e per l’assenza di quella ‘’cultura di impresa’’ e di programmazione concreta, gestita da professionalità a tempo pieno che abbiano maturato esperienze e competenze di settore, che lascia le cose come stanno o finiscono con l’incancrenirle. Matera continua a perdere occasioni, per lavorare con serietà, soprattutto quando ci sono momenti informativi e formativi che dovrebbero contribuire ad aprire gli occhi in vista di Borse specializzate del turismo o di segnali concreti che più di qualcosa sta cambiando, con i cambiamenti climatici e con flussi di vacanzieri che tengono in considerazioni prezzi e servizi. Ricordiamo l’incontro svoltosi a luglio 2023, ad Alvino 1884, su iniziativa della società Turismore srl società benefit e dalla Libera Università del Mediterraneo https://giornalemio.it/cronaca/cambia-il-clima-e-sta-cambiando-il-turismo-prepariamoci-per-tempo/. C’erano anche rappresentanti di Comune di Matera e Apt, operatori turistici, oltre agli esperti che fornirono utili consigli per affrontare il problema. Venne fuori anche un documento finale… Ma Matera è rimasta al ventaglio e alle comitive, soprattutto di over 60, che compiono un tour a tappe forzate, che prosegue fuori regione. Sull’argomento ‘clima e sostenibilità’ ritorna Antonio Serravezza, fresco (anzi caldo) dell’abbronzatura marina che invita a far qualcosa. Ma ritorniamo alle carenze di sempre…E finora non abbiamo visto figure con esperienze e competenze consolidate di settore ( e servono necessariamente quelle) anche per scegliere un destination manager, che da solo serve a poco, se non si ha una efficiente organizzazione interna per recepirne le indicazioni. E poi i diversi protagonisti dell’industria delle vacanze, che devono fare sistema…


LE OSSERVAZIONI DI SERRAVEZZA

D’altra parte già nel 1976 Giorgio Gaber aveva capito, in uno dei suoi pezzi simbolo del teatro canzone, che capire la crisi non bastava a risolverla. Figurarsi negarla o minimizzarla. Eppure è quel che sta avvenendo con il turismo nell’era della crisi climatica. Se le cose continuano così, le destinazioni di vacanza non avranno futuro a lungo termine. in vacanza proprio in Italia durante la terribile ondata di caldo di luglio che ha visto le temperature costantemente sopra i 40 gradi, sono sintomatiche di un paese che, votato da anni anima e corpo al turismo, concepisce soltanto il dileggio nei confronti di chi osa affermare che il re è nudo (per via del troppo caldo). Personalmente penso che il nostro turismo, così come tutto il turismo di tutto il sud dell’Europa, non scomparirà a causa dei cambiamenti climatici. Dobbiamo però trovare immediatamente ciò che è necessario per far sì che Matera continui a rimanere la meta di vacanza. Il sole continuerà a splendere e a far bene. Il timore è che estati così estreme possano gravemente incidere su due dei settori economici più importanti per i paesi del sud Italia: il turismo e l’agricoltura. Penso che sia necessario che la nostra università di Basilicata debba istituire corsi di studio per manager del turismo moderno per aiutare questo settore che è e sarà un punto di forza per l’economia regionale

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