Prima le nuove bandiere, il tricolore e l’Unione Europea, e ora i totem informativi al pianterreno e ai piani per contribuire ad aiutare i visitatori a orientarsi nella ricerca di uffici, aule di udienze, cancellerie e altri servizi giudiziari. Per il Tribunale di Matera è una novità attesa da tempo e favorirà un rapporto migliore con i cittadini in un luogo, i Palazzi di Giustizia, dove non esistono gli uffici di relazione con il pubblico. Dovrebbero pensarci il legislatore a colmare la lacuna, insieme alla buona politica – tanto attesa per il bene e il futuro del BelPaese- con il potenziamento degli organici e la telematizzazione di alcuni servizi, che consentirebbero di recuperare tempo prezioso. Questione di risorse e di riforme pensate, ma rimaste nel cassetto. Altro ancora dovrà essere fatto, e ritorniamo alla questione dei fondi, per migliorare il decoro degi ambienti a cominciare dalla tinteggiatura della pareti, il rinnovo degli arredi, la rimozione di attrezzature obsolete e la riqualificazione dei servizi igienici, che mostrano i segni e l’usura del tempo in un edificio costruito ormai 50 anni fa. Un passo alla volta. Giriamo le segnalazioni ai ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e degli Interni Matteo Salvini, anche in relazione alla esigenza di garantire standard migliori di efficienza e di fruibilità per il Tribunale in vista di Matera 2019. E del resto, lo abbiamo visto, l’attività delle forze dell’ordine nella prevenzione e repressione dei reati è aumentata facendo crescere- di conseguenza- il lavoro dell’indotto giustizia dentro e fuori il Palazzo di via Aldo Moro che- rispetto a quello municipale- reca la denominazione sulla facciata principale. Ministri, provvedete. Le priorità ci sono e potrà trovarle anche tra le diverse segnalazioni che avvocati, magistrati e personale hanno fatto negli anni.
