mercoledì, 16 Luglio , 2025
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Bene i negozi nei Sassi, ma urgono i servizi

Economia dei rioni Sassi di Matera a una svolta, con l’apertura in via Bruno Buozzi, nel Sasso Caveoso, del primo negozio di generi alimentari e di quanto occorre per l’economia della casa? Forse.

Panvigna-drink & Food- Salumeria”  ha aperto a  quella categoria di attività di servizio, che torna utile per famiglie e turisti. Una bella targa verde all’ingresso dell’esercizio,che immette in un vasto “lamione”, con gli scaffali per vari generi, dal pane, al latte, all’occorrente per un panino, e poi formaggi, salumi e tutto quanto serve per mettere tavola e manutenere la casa. Fuori un bel pergolato e una piazzetta che invita alla sosta.

Per i proprietari un plauso, con l’auspicio che l’esempio possa essere seguito da altre attività anche nel Barisano.

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Nei Sassi, e sul versante della Civita, vivono circa 2000 persone e altrettante (stima per difetto) lo frequentano ogni giorno per mandare avanti le attività della filiera turistica e artigianale. Ristoranti, bar, birrerie, pub, laboratori e negozi di artigianato artistico, strutture ricettive con lo zoccolo duro dei Bed & Breakfast ,che hanno avuto impulso con la proclamazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019. C’è bisogno di servizi di pubblica utilità e di facile fruizione, ma a livello stradale.

Le richieste riguardano la tabaccheria, l’edicola dei giornali (ricordiamo le battaglie finora infruttuose di Aldo Montemurro ndr), di una farmacia e di un punto di assistenza medica dotato di defibrillatore, del servizio di bancomat che – ricordiamo- era stato attivato a ridosso degli anni  2000 dalla Banca Popolare del Materano e rimase in funzione per alcune stagioni.

Adesso la stagione turistica si è allungata a otto mesi buoni e certi servizi di base possono essere ri-attivati o aperti ex novo. L’amministrazione comunale può pensare a bandi, convenzioni, manifestazioni di interesse. Il problema sono gli spazi, ma si possono individuare con un pizzico di buona volontà, magari  censendo e recuperando quelli inutilizzati da quanti li hanno ottenuti in subconcessione.

Altri servizi vanno consolidati o rivisti. Ricordiamo che in via Madonna delle Virtù, a ridosso di piazza San Pietro Caveoso,  c’è il presidio della Polizia Municipale, ma di difficile gestione per la carenza di personale.

Altri spazi? Il complesso del Casale, concessioni temporanee a Matera 2019 a parte, ha spazi per ospitare funzioni sociali più volte segnalate dai residenti. E il caso di un asilo o delle attività di animazione sociale e culturale per diverse fasce sociali e per l’interazione interculturale.

 

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Già l’asilo, che nel  Sasso Barisano ha funzionato fino a 50 anni fa. C’è uno spazio naturale, l’ex asilo di piazza Garibaldi, animato per quasi 20 anni dal Teatro dei Sassi e costretto a trovare altra sistemazione dopo una vicenda amministrativa, è ora sede di  attività di un centro per attività giovanili. Per alcuni quel fabbricato degli anni Trenta andrebbe demolito, perchè fuori contesto sul piano architettonico e dei materiali, per altri avrebbe bisogno di essere tinteggiato con colori neutri, rimuovendo segni e disegni che poco o nulla hanno a che fare con l’immagine e la cultura degli antichi rioni di tufo.

La scommessa è su contenuti e funzioni. E non mancano, in altri punti dei Sassi esperienze positive giunte alla fatidica apertura, dopo un iter amministrativo che ha richiesto tanta pazienza. In un precedente intervento abbiamo parlato della attivazione in via Madonna delle Virtu dell’erbosteria ”Sotto il Noce” da parte di Pio ed Elisa, che stanno proponendo anche manufatti ispirati alla cultura dei luoghi. Un altro buon segnale di attività economica, che  “rianima” gli antichi rioni.

I residenti, dopo la ripresa delle corse bus con cadenza periodica auspicano che il servizio venga consolidato e potenziato, come è accaduto al Piano, con la installazione di paline telematiche e se possibile di pensiline, necessarie con l’arrivo del maltempo.

Le altre questioni riguardano la viabilità, con una ”Zona a traffico limitato” da rivedere, e le aree di sosta come quella di ”Largo Madonna della Virtu” simile a una distesa di lamiere d’auto a più file. E’ un colpo d’occhio che stride e non poco.

I parcheggi vanno realizzati al piano e la concessione di transito e pass va contingentata. Nei centri storici di altre città turistiche: l’inflessibilità e la prassi e multe e rimozioni coattive rafforzano direttivi e buoni principi. La stessa cosa va fatta in piazza Duomo. Attendiamo fiduciosi che l’avviata sperimentazione della chiusura di via Alessandro Volta e il doppio senso di marcia in via Rocco Scotellaro, contagi tutta la direttrice…. le cui condizioni di sicurezza, alludiamo alle chianche sconnesse o spaccate, mettano a rischio il transito dei pedoni, costretti a scansare anche alcuni  motociclisti e automobilisti che sfrecciano velocità sostenuta in via delle Beccherie sino a piazza Duomo.

L’altra questione riguarda la manutenzione urbana. Il servizio di igiene, nei Sassi e in centro,  va potenziato sopratutto d’estate, quando la produzione di rifiuti e contenitori di vario tipo cresce a dismisura, anche a causa della dabbenaggine di quanti hanno poco rispetto per il decoro urbano. Perchè lasciare in strada cartoni con bottiglie e scatole di pelati dalle prime ore del pomeriggio fino a quando passeranno gli operatori ecologici? Cani e gatti rovistano…senza dimenticare la catena alimentare di insetti, formiche e scarafaggi. Mah! E manutenzione significa evitare che ciottoli e chianche vengano fuori dalla massicciata, accrescendo i pericoli di turisti e residenti che percorrono stradine, vicinati e scalinate, gran parte delle quali hanno una pendenza e un grado di ”scivolosità” elevato. Che si aspetta a impegnare per tutto l’anno un capitolo di spesa per provvedere a questi piccoli ma necessari interventi o si aspetta che qualcuno si faccia male, citando  in danno l’Amministrazione comunale, e inserisca Matera tra le città con i percorsi turistici non in sicurezza?

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E a proposito di manutenzione. Erbacce, piante dalle radici devastanti come capperi, di fichi e pero selvatico , vanno rimossi prima che creino effetti devastanti lungo canali e caditoie (strapieni di detriti) e muri. Tra questi anche la celeberrima location dei riti della Passione del Vangelo Secondo Matteo, ”The Passion” e ”Ben Hur”. L’effetto ”edera rampicante” non promette nulla di buona. Giriamo la segnalazione agli Enti di tutela…

Soluzioni? Un progetto di manutenzione urbana, finanziabile con fondi ordinari o europei, l’impiego delle maestranze della galassia della forestazione e delle tante “vie colorate” di manutenzione ambientale di impiego o l’attivazione di campi di lavoro internazionale con l’apporto delle associazioni.

La città, capitale della cultura 2019, è patrimonio di tutti. Mostriamo nei fatti con volontà, idee e progetti, che  si vuole e si  può curarne lo stato di salute. Altrimenti tra qualche anno, come accaduto per gran parte del chiese rupestri o delle edicole votive, non ci resteranno che tracce e degrado o l’ennesimo prodotto multimediale 2.0 che celebrerà (magra consolazione) l’inconcludenza di quanti potevano, non hanno visto o fatto finta di non vedere, per tutelare  il patrimonio dell’Umanità. Un pizzico di buon senso…

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1 commento

  1. Sono favorevole, Martina, alla realizzazione di tutti i punti principali del tuo articolo. Risiedo nel Sasso Barisano, in Via Lombardi e mi farebbe veramente piacere avere nel mio Rione la salumeria, il tabaccaio, e tutte quelle attività che rendono più rassicurante, direi, la vita quotidiana.
    Tutte le automobili, comprese quelle di tutti noi residenti, devono trovar posto altrove. Nei Sassi si procede a piedi. Farei un’eccezione solo per le operazioni di carico e scarico, comunque di breve durata. Ti saluto e ti faccio i complimenti per questa possibilità di parlare. che offri a tutti noi .

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