lunedì, 14 Luglio , 2025
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Basilicata: positivi/tamponi settimana e ricoveri in discesa, un decesso. Centaurus? Non spaventa!

Come ogni lunedì, eccoci ancora una volta a fare il punto sull’andamento della pandemia in Basilicata nei sette giorni precedenti, con riferimento ai bollettini nel frattempo emessi dalla task force regionale.

In tale periodo appena concluso (29/8-04/9) si è tornato -dopo due settimane- a registrare un decesso, avvenuto al Madonna delle Grazie di Matera, un uomo di Nova Siri, classe 1945.

In totale,  sono stati riscontrati 1.662 (2.152 nei sette giorni precedenti) nuovi positivi, su 7.228 (erano 7.673) tamponi processati, con una incidenza corrispondente al 22,34%, dunque, finalmente in discesa rispetto alle tre settimane precedenti, quando si era registrato, nell’ordine: il 27,42%, il 26,08% e il 22,93 %. Sebbene sempre molto al di sopra del dato nazionale che oggi è del 12,2%.

Anche per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri che, domenica scorsa erano 41 (21 al San Carlo e 20 al Madonna delle Grazie) e due in terapia intensiva a  Matera, c’è una flessione e ora risultano essere, in totale 39 (21 al San Carlo e 18 al Madonna delle Grazie) do cui un in TI a Potenza.

Tenuto conto dei nuovi positivi residenti riscontrati nel periodo, che sono stati 1.553 (1.144 nel potentino e 409 nel materano), dei 1.519 guariti di giornata, nonché dei 389 guariti riferiti a periodi precedenti e solo ora contabilizzati, oltre all’unico decesso registrato, il totale dei positivi in regione scende ancora dai 7.271 di sette giorni fa ai 6.915 odierni.

Situazione che mantiene, come la settimana scorsa, di poco la Basilicata sopra la media nazionale relativa ai positivi ogni 100 mila abitanti redatta da GIMBE:

Per i dettagli relativi ad ogni singola giornata si rinvia ai seguenti link:

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 30-8-2022

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 31-8-2022

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 1-9-2022

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 2-9-2022

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 3-9-2022

Task Force Coronavirus bollettino 4 settembre 2022

Bollettino task force coronavirus Basilicata del 5-9-2022

Infine, sabato sono state rese note anche le vaccinazioni effettuate nel periodo 27 agosto al 2 settembre, che in totale sono state 562 (quasi la metà dei 999 della settimana precedente.

A seguire il dettaglio: Vaccinazioni anti Covid19 – Dati dal 27 agosto al 2 settembre 2022

Intanto, mentre al momento Omicron 5 continua ad essere prevalente in Italia, i ricercatori che seguono l’evoluzione del Sars-CoV-2, cercando di anticiparne le mosse, hanno gli occhi puntati sulla nuova sotto variante Omicron BA.2.75, già nota come “variante indiana“ e poi ribattezzata “Centaurus”, che minaccia di avanzare in modo massiccio in Europa in autunno. Ma bisogna preoccuparsi?

Sembrerebbe di no, secondo uno studio svedese pubblicato sulla rivista scientifica Lancet i cui risultati sono ritenuti “molto rassicuranti”. I test sono stati effettuati utilizzando 40 campioni di sangue prelevati a caso a Stoccolma, sia prima che dopo la prima ondata di Omicron. “Il nostro studio mostra che Omicron BA.2.75 ha approssimativamente lo stesso livello di resistenza agli anticorpi della variante dominante BA.5, il che è una notizia rassicurante se dovessimo subire un’ondata BA.2.75 in Svezia“, ha sottolineato l’altro autore dello studio Ben Murrell

Lo studio, secondo l’epidemiologo Donato Greco -ex componente del Cts e consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità- “rappresenta una svolta importante nella lotta contro il Covid“, perché “ci dà un segnale molto importante, ovvero che queste sottovarianti di Omicron 5 non aggiungono un rischio ulteriore alla resistenza ai vaccini riguardo alle varianti ‘madri’ e ci dice che ormai questo virus, con tutte le sue future varianti, troverà sempre meno terreno per diventare invasivo perché avrà di fronte una popolazione rinforzata dall’immunità”. Lo stesso -aggiunge Greco- “condotto da un gruppo di ricercatori molto forte e molto serio ci dice che la sottovariante BA.2.75 non è diversa dalla ‘mamma’ Omicron 5 e che dunque non si costruisce una nuova linea genetica di cellule che fabbricano anticorpi contro nuove varianti, ma rimane quella madre. E questo non è poco, perché vuol dire che siamo difesi contro nuove aggressioni.

Insomma, secondo Greco “se le future varianti si comporteranno in maniera analoga, non dico che abbiamo chiuso col Covid, ma abbiamo raggiunto ciò che ci aspettiamo da tempo: ovvero che l’immunità complessiva da vaccino renda il Covid, nelle sue nuove espressioni, non più un rischio importante ma lo faccia diventare un membro della famiglia dei virus respiratori, che come sappiamo è una famiglia molto affollata, con cui convivere.

Ritengo – ha concluso Greco – che questi risultati ci aprano una porta sul prossimo futuro, nel senso che probabilmente compariranno altre varianti, come accade per l’influenza, che non ci faranno malissimo, e per i quali dovremo fare richiami di vaccino periodici per ricordare questa memoria. Credo sia la prima volta che viene dimostrato che una nuova variante non è più veloce, non è più aggressiva e non è più patogena“.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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