Era stato già rinviato a giudizio per gli stessi reati, ma ha proseguito sulla stessa strada perseguitando la sua ex convivente- dalla quale aveva avuto un figlio- anche di notte con l’invio di messaggi tramite whatsaspp. Il Tribunale di Matera,pertanto, gli ha notificato – tramite la Polizia di Stato- l’avviso di conclusione di indagini, che hanno accertato comportamenti aggressivi e persecutori.
QUESTURA DI MATERA
COMUNICATO STAMPA
Atti persecutori nei confronti dell’ex, 26enne denunciato dalla Polizia di Stato di Matera
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di un 26enne materano, per il reato ipotizzato di atti persecutori ai danni dell’ex convivente.
Dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile è emerso che l’uomo avrebbe minacciato e molestato la donna, dalla quale aveva avuto anche un figlio, ingenerando nella stessa il fondato timore per la sua incolumità.
L’uomo, nonostante sia già stato rinviato a giudizio per reati della medesima indole nei confronti dell’ex, continuava a porre in essere reiterate molestie e minacce contro la stessa. Ad esempio, nello scorso mese di gennaio, in preda a uno stato d’ira, avrebbe assunto un comportamento vessatorio nei confronti dell’ex, chiamandola al telefono più volte, anche di notte, e inviandole messaggi WhatsApp, che turbavano la sua serenità.
In un’altra circostanza, avrebbe raggiunto la donna sul posto di lavoro, inveendole contro, con toni alti e atteggiamenti aggressivi.
