“Xylella fastidiosa: un problema da non sottovalutare” è stato il titolo del seminario tecnico che si è tenuto ieri nell’aula magna dell’ Itas/Istituto tecnico agrario statale “G. Briganti” di Matera, organizzato in collaborazione tra l’Istituto e il Collegio dei Periti agrari e dei periti agrari laureati della provincia di Matera. “Dopo l’apertura dei lavori di Marianna Loponte docente coordinatore della sede Itas che -si legge in una nota- ha portato i saluti del dirigente scolastico Carmela Gallipoli, coordinati dal giornalista Filippo Radogna sono intervenuti Giuseppe Silvaggi presidente del Collegio dei periti agrari di Matera, Mauro Finiguerra presidente del Collegio dei periti agrari di Potenza, Francesco Menzella dirigente dell’Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, Claudio Zaza funzionario del Servizio Fitosanitario della Regione e Donato Boscia dirigente del Cnr. Nel convegno è stato spiegato che tra i 60 organismi nocivi monitorati dall’Ufficio Fitosanitario regionale in Basilicata vi è prima di tutto la Xylella fastidiosa, attualmente non presente in Basilicata, grave patologia dell’olivo che ha colpito l’area del Salento e che via via sta risalendo verso il Nord della Puglia. La Xylella fastidiosa è un batterio endofita particolarmente aggressivo. Vi sono varie subspecie tra cui: Xylella fastidiosa pauca cui appartiene il ceppo del Codiro (Complesso del disseccamento rapido) che attacca in particolare l’olivo oltre che agrumi e caffè; Xylella fastidiosa fastidiosa che ha quale ospite particolarmente la vite; Xylella fastidiosa multiplex che attacca principalmente le drupacee, l’oleandro, le querce e l’olivo; Xylella fastisiosa sandyi che colpisce essenzialmente oleandri e magnolie. In tale contesto l’Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, attraverso i propri ispettori fitosanitari e i tecnici, sta svolgendo dalla comparsa nel 2013 della Xylella fastidiosa i monitoraggi e le conseguenti analisi di parte di piante presso i laboratori dell’Alsia Metapontum Agrobios con particolare attenzione alle aree confinanti con la Puglia. Il piano di monitoraggio è attuato con esami visivi e con il prelievo di campioni analizzati in laboratorio e quest’anno sono in pieno svolgimento le operazioni di monitoraggio e campionamento.
Oltre agli ulivi vengono monitorate varie specie ospiti tra cui vite, mandorlo e altre drupacee, oleandri, ginestre, querce, rosmarino, oltre all’insetto vettore del batterio, ossia la sputacchina (Philaenus spumarius) per la quale vengono utilizzate trappole relative al cicadellidae che poi vengono portate all’Università di Basilicata. Tra le varie attività dell’Ufficio Fitosanitario in tema di divulgazione è stata distribuita in vari seminari e convegni tecnici per gli operatori del settore la scheda tecnico-scientifica numero 12 del Fitopatologo Lucano in cui sono illustrate le peculiarità della patologia. Attualmente, a seguito del ritrovamento della Xylella fastidiosa subspecie multiplex in Agro di Santeramo ci si sta concentrando anche con particolare attenzione sull’agro di Matera, versante pugliese, su piante di mandorlo. Gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Itas, seguiti dai loro docenti, si sono appassionati al convegno e, alla fine del dibattito, hanno posto interessanti domande, in vista del futuro professionale che li attende. Momento emozionante della giornata è stata la premiazione di quattro periti agrari iscritti al Collegio effettuata dal presidente Giuseppe Silvaggi e dal segretario del Collegio Mimmo Genchi. Questi i professionisti premiati: Andrea Lamacchia, Antonio Casamassa, Giacomo Lorusso e Vincenzo Contini, essi si si sono distinti particolarmente nella loro attività di periti agrari, con dedizione e passione per il proprio lavoro, esempi certamente importanti per gli allievi dell’Itas. I curriculum dei premiati sono stati letti dagli studenti Maria Abbatangelo, Giovanni Matera e Antonio Parente visibilmente emozionati nel leggere la storia personale e professionale dei premiati.
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