Al Parco delle chiese rupestri del materano c’è chi entra (il nuovo presidente montese Giovanni Mianulli) appena fresco di nomina da parte del Consiglio regionale….ma c’è chi esce per protesta (il componente del Consiglio Direttivo del parco, Mario Montemurro) a fronte di quella che -a giudicare dalle numerose prese di posizioni che si sono succedute- viene ritenuta una nomina non all’altezza della situazione e persino carente dei requisiti richiesti dalla norma in vigore. Ma ecco a seguire il comunicato diffuso dall’oramai ex consigliere del parco. “Con la nomina del presidente del Parco delle chiese rupestri arrivano puntuali – la sera sera stessa della nomina – le dimissioni del componente del Consiglio Direttivo, Mario Montemurro, in carica dall’inizio mandato. L’esponente del movimento ecologista Europa Verde – Verdi, consigliere comunale, fu indicato dal sindaco Bennardi per l’esperienza, il portato storico curricolare e professionale da geologo e docente. Ma anche per l’esperienza maturata come guida escursionistica ambientale, nonché in qualità di ecologista, attivista e profondo conoscitore dei luoghi e della loro cultura. Un ruolo esercitato a titolo non oneroso che il consigliere Montemurro ha interpretato esclusivamente nell’interesse del Parco. Un incarico portato avanti, non senza delusioni e frustrazioni – dovute allo stato in cui versa l’Ente in termini di scarsezza di risorse, personale ed indipendenza e ad alcune scelte dell’amministrazione comunale – consapevole dell’importanza che l’ente sub regionale avesse, sia per l’ecosistema del territorio materano che per l’economia dell’intera comunità lucana, essendo il Parco, tra l’altro, nel disegno regionale la porta turistica della Basilicata. Con la nomina del presidente, dunque, si compie l’ultimo atto di un lungo percorso che giunge a maturazione dopo un iter che avrebbe consentito di scegliere un candidato con chiare competenze ed esperienza “in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico ed ambiente”. Come richiedevano i requisiti imposti. Requisiti che i precedenti presidenti avevano e che potevano essere per lo meno uguagliati da esponenti di altrettanto valore se non migliorati, per rilanciare il ruolo dell’ente Parco delle Chiese Rupestri. Dalla lettura del curriculum del presidente nominato da Cicala non si evince alcuna competenza specifica nel settore ambientale, né manageriale, che potesse far pensare ad una operazione di rilancio. In passato abbiamo assistito a indicazioni comunali nel Direttivo del Parco di scarsa formazione. Ma nessuno poteva sospettare che il
Presidente Cicala intendesse, per “esponente di alto profilo” – come egli stesso lo ha presentato – una così bassa competenza. Un’occasione persa per l’intera comunità, un’operazione politica che fa il paio con tutte le precedenti iniziative che il presidente Bardi e la sua maggioranza stanno sostenendo, da anni, contro lo sviluppo del territorio materano. In ambito sanitario, ambientale, turistico ed economico. Siamo certi però che gli assessori Casino e Latronico, materani, faranno in modo che si ripristini lo stato delle cose, evitando che la nomina del presidente Mianulli, autista del 118 e ottimo assaggiatore di olio, non fosse il punto di caduta più basso di una legislatura mirata esclusivamente alla collocazione di famelici sodali, che volge inesorabilmente al termine nel peggiore dei modi.”
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