domenica, 16 Febbraio , 2025
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Agricoltura indebitata? Alle banche pagamento in natura…

Chiamatela provocazione, ma quando contanti, conti correnti e via discorrendo sono a secco c’è poco da fare e allora si torna al baratto o quasi, con quel pagamento in natura pesato e soppesato che può metterci una pezza. A Grazzanise ( Caserta) gli agricoltori vanno oltre e venerdì 9 febbraio, con un presidio organizzato da Altragricolura Confederazione per la Sovranità Alimentare , cercheranno di pagare le ‘esposizioni’ bancarie per questa o quella imposta con cassette di ortaggi, frutta, formaggi e altri prodotti. La cosa non è nuova e ci ricorda un’altra operazione che Gianni Fabbris effettuò nel settembre 2009 a Matera in occasione della chiusura della Banca d’Italia. Fu un segnale, per dimostrare che gli agricoltori del Metapontino, del Materano erano alla frutta… E già allora furono avanzate richieste al Governo per una inversione di rotta. Stavolta nove punti in elenco, in vista della manifestazione a Roma del 15 febbraio. E fino ad allora tutto in movimento : dalla Capitale a Bruxelles.

ALTRAGRICOLTURA CONFEDERAZIONE PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE
COORDINAMENTO CAMPANIA NORD

9 febbraio ore 11.30 a Grazzanise, azione degli agricoltori di denuncia dell’indebitamento
“Ecco cosa chiediamo al Governo”
In preparazione della manifestazione del 15 febbraio a Roma

Invito alla stampa, agli agricoltori ed ai cittadini

domani 9 febbraio 2024 alle ore 11.30 a Grazzanise (nei pressi di Via Cesare Battisti 121) gli agricoltori in Presidio Permanente contro la crisi condurranno una azione per denunciare la gravissima crisi economica in cui versa il settore schiacciato dal crollo dei redditi e dalle scelte di politica agricola e l’intollerabile situazione debitoria di gran parte del comparto. Un crollo che ha lasciato le aziende agricole e allevatrici spesso nelle mani di usurai e di sciacalli con il rischio che capitali illegali si inseriscano nel tessuto produttivo e civile delle aree rurali e nella impossibilità di accedere ad una delle fondamentali risorse per gestire le attività economiche: il credito.

Altragricoltura e il Popolo Produttivo (che si stanno convocando in una manifestazione a Roma il 15 febbraio prossimo) hanno avanzato al parlamento ed al Governo un pacchetto di proposte per uscire dalla crisi in nove punti che prevede, fra l’altro, “la richiesta di una sanatoria della debitoria fiscale e bancaria e una ristrutturazione del debito come prima condizione per alleggerire le imprese e le famiglie dal piombo di una condizione difficilissima dovuta sia alla crisi di mercato che ad eventi drammatici ambientali e climatici”.

Dopo aver tenuto nei giorni scorsi una “Azione” nell’area di Santa Maria di Capua Vetere per denunciare la situazione intollerabile della grande differenza fra i prezzi ai cittadini praticati dalla GDO e la miseria del prezzo riconosciuto ai produttori spesso costretti con il ricatto a vendere sottocosto il frutto del proprio lavoro, l’Azione di domani porterà all’attenzione dell’opinione pubblica italiana la drammatica condizione dell’indebitamento e uno dei punti qualificanti delle proposte su cui il movimento nelle aree rurali e nel paese si sta battendo.

L’azione si svolgerà a Grazzanise nei pressi di un istituto bancario in Via Cesare Battisti all’altezza del civico 121 e coinvolgerà agricoltori che porteranno prodotti dei loro campi che verranno “consegnati in conto vendita in pagamento dei loro debiti”.

“Per noi il frutto del nostro lavoro, sia esso grano, latte, ortofrutta o altro, è la fonte della sopravvivenza delle nostre aziende e la garanzia di reddito per le nostre famiglie, dei nostri braccianti, dell’intero indotto, di tutto il territori. L’unico modo legale per onorare gli impegni è che venga riconosciuto il valore del nostro lavoro ….. domani vi spiegheremo la realtà e chiariremo perché è assolutamente necessario un intervento che alleggerisca e risolva il grande peso dell’indebitamento delle aziende”.

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