Negli Stati Uniti e in altre capitali europee, come Milano, i palazzi con verde ‘’verticale’’, orti compresi, sono una realtà da tempo e si sposano con le moderne tecnologie, comfort e una dimensione della vita a misura di sostenibilità che punta verso l’alto. A Matera questa novità arriverà in piazza Michele Bianco, in sostituzione del vecchio Palace Hotel, realizzato da un pioniere della ricettività alberghiera come Pierino Sacco, e per lungo tempo uno dei punti di forza dell’offerta turistica locale. Una pagina del passato che ne apre una sul futuro dell’architettura materana a uno dei punti di ingresso nell’area direzionale cittadina. Si chiama “Oro’’ e a darne notizia, con alcune anticipazioni sulla Torre residenziale, sono la Silver Wings srl e l’ing. Giovanni Scarola, con uno staff tecnico composto da professionalità materane. Bene. Curiosità tanta. Attendiamo l’avvio del cantiere e il taglio del nastro.
LA BREVE NOTA DI PRESENTAZIONE
La Silver Wings srl e l’ing. Giovanni Scarola presentano “ORO”, edificio a Torre residenziale. Sarà realizzata con un intervento di sostituzione edilizia dell’immobile già sede del Palace Hotel. La Torre, ad alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale, utilizzerà le tecnologie più avanzate per offrire il massimo confort degli spazi abitativi.
La soluzione architettonica della Torre garantirà ad ogni ambiente luce e ventilazione naturale. Ampi aggetti e terrazzi attrezzati consentiranno di vivere piacevolmente all’aperto.
ORO sarà anche ORtO verticale. Gli spazi esterni, grazie al recupero delle acque, ad un sistema centralizzato di irrigazione e all’energia solare, diventeranno veri e propri giardini pensili
Una novità assoluta a Matera, con inizio lavori nelle prossime settimane. L’investimento è stato ideato e progettato da professionisti tutti materani
> Il team è composto dai professionisti architetti Giandomenico Lobascio, Anna Labattaglia e Marina Agatiello, dagli ingegneri Daniela DiCuia, Francesca Colangelo e Michele Coretti e dal geom Benedetta Copeta.
> ing. Giovanni Scarola