lunedì, 14 Luglio , 2025
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A Roma, una manifestazione netta e chiara contro la corsa UE alle armi e per la pace.

Quella che si sta volgendo ancora mentre scriviamo, oggi pomeriggio a Roma, è una manifestazione netta nelle sue parole d’ordine e chiara nell’obiettivo: No alle armi, fermiamoli!. Nessuna ambiguità! A differenza di altre svoltesi sempre nella capitale con una enfasi pari solo alla genericità delle parole d’ordine e alla confusa piattaforma che ha messo insieme tutti e il contrario di tutti. Non a caso sostenute, queste ultime, dalla gran cassa mainstream, così come altrettanto avversata è stata quella di oggi. La manifestazione di oggi contro il riarmo è stata organizzata dal Movimento 5 stelle, con un corteo che, partito da Piazza Vittorio Emanuele II, è arrivato in via dei Fori Imperiali. Ad essa hanno comunque aderito e partecipato con proprie delegazioni anche partiti (PD, AVS, Rifondazione comunista), associazioni (ANPI, ARCI) e tante personalità dell’economia, della cultura e dello spettacolo. Sul palco, tra gli altri, gli interventi del rettore dell’università per stranieri di Siena Tomaso Montanari, di Giuseppe Onufrio di Greenpeace, del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio (che ha riferito anche di due messaggi inviati alla manifestazione da Sabrina Ferilli e Laura Morante), per Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, l’economista Jeffrey Sachs. Lo storico Alessandro Barbero che non è riuscito ad esserci fisicamente ha inviato un video messaggio. Alla manifestazione -a cui gli organizzatori hanno stimato abbiano partecipato 100 mila persone- ha preso la parola, ovviamente, il Presidente del Movimento 5 Stella Giuseppe Conte che ha detto:”Voglio ringraziare chi è qui senza la tessera del Movimento 5 stelle, e chi è qui e non condivide alcune delle nostre idee politiche. Vi accogliamo con grande rispetto.” Quindi ha rivendicato: “Noi abbiamo condannato dall’inizio l’aggressione di Putin, ma c’è chi ha usato questa verità come alibi per evitare qualsiasi negoziato“. E ancora: “Noi diciamo no a questo folle piano di riarmo, 800 miliardi buttati per armare i singoli Paesi, che significa consentire a chi ha capacità fiscali come la Germania di diventare una superpotenza. Questo ha sottoscritto Giorgia Meloni il 6 marzo, creando un disastro storico di cui porterà la responsabilità per tutta la sua vita politica“. Presente alla manifestazione-come dicevamo prima- anche una delegazione del PD che però anche in questa occasione non ha fatto mancare il suo essere un caravanserraglio che, a fronte di un Andrea Orlando che dice “Chi lotta per la pace non può essere mai considerato un avversario. Nelle vie di Roma oggi ci sono volti e storie che abbiamo incontrato nelle nostre piazze. Chi li definisce putiniani offende anche la nostra storia“, fa da contraltare la solita ultra militarista vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno che da Verona ha sentenziato: “Chi per ottenere qualche punticino in più nei sondaggi asseconda spirali di radicalizzazione, alimentando un grottesco racconto pubblico sul desiderio di elmetti e sulla chiusura di asili nido e ospedali“. Aggiungendo, a scanso di equivoci: “Ogni riferimento alla piazza di oggi è assolutamente voluto.” Con pullman e con altri mezzi sono giunti a Roma anche delegazioni dalla Basilicata e dal materano.

 

 

 

 

 

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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