domenica, 20 Aprile , 2025
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A ricordo degli eccidi delle Foibe. Un progetto per la memoria

E, del resto, un Paese senza memoria è un Paese senza futuro. E né la storia va dimenticata, attraverso episodi, date, fatti sangue, atti eroici e nefandi, ma che hanno consentito a conclusione della seconda guerra mondiale di avere per l’Italia una Costituzione repubblicana e un lungo periodo di pace. Occorre però fare attenzione sui rischi, che ricompaiono periodicamente, quando ci sono vuoti di valori e di identità dei popoli, a svolte autoritarie di qualsiasi matrici che negano radici, esperienze di un passato che potrebbe tornare. L’approvazione di un disegno di legge in Senato, per l’attivazione di ‘’iniziative per la promozione della conoscenza tra le nuove generazioni della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano- dalmata’’, presentato dal senatore Roberto Menia ( Fdi), è un buon punto di partenza per andare oltre le giornata celebrative che spaziano da quelle del ricordo ,delle foibe, della Resistenza, passando per il 2 giugno e l’Unità nazionale. E l’impegno del parlamentare Menia riporta alla luce un pezzo di storia meridionale, quello di Campo 65 di Altamura ( Bari) che fu prima luogo di prigionia e poi di ospitalità dei profughi istriani e dalmati (come i genitori del parlamentare). Alcuni dei quali si stabilirono a Matera. Serve un filo rosso della memoria che leghi questi fatti e che gli studenti devono conoscere per non dimenticare, a chi devono dopo 80 anni libertà e democrazia. C’è un progetto di Fdi per la memoria, che se ne parli e sia oggetto di confronto e coinvolgimento tra comunità, associazione e istituzioni.


Dipartimento Nazionale “Pubblica Istruzione”
Prof. Leonardo Giordano Componente

Comunicato Stampa
Matera li 04.010.2023 Ieri il Senato con 147 voti favorevoli e 2 astenuti ha approvato un disegno di legge riguardante le “iniziative per la promozione della conoscenza tra le nuove generazioni della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano – dalmata” nel quale confluivano tre disegni di legge sul medesimo argomento, uno dei quali presentato da Roberto Menia, parlamentare primo firmatario della legge che nel 2004 istituì la giornata del Ricordo delle Foibe.
Con questo provvedimento legislativo si istituisce presso il Ministero dell’Istruzione un fondo apposito per incentivare le iniziative finalizzate a promuovere la conoscenza e il ricordo, tra le nuove generazioni, di quei tragici fatti del secondo dopoguerra. Il senatore Roberto Menia è figlio di esuli istriani, la madre fu insegnante presso il campo – profughi di Altamura nel quale furono, in quegli anni, “ospitate” centinaia di profughi istriano-dalmati. Egli ha al suo attivo anche un saggio storico dedicato a questa tragedia (“10 febbraio dalle foibe all’esodo”, edizioni Pagine) che ha già avuto ben tre edizioni.

Il suo intervento di ieri al Senato, per la dichiarazione di voto a favore, in rappresentanza del gruppo di Fratelli d’Italia, è stato toccante ed ha avuto applausi scroscianti da parte di tutta l’aula. Leonardo Giordano, componente del Dipartimento Nazionale Istruzione di Fratelli d’Italia, ha dichiarato al riguardo: «Finalmente la scuola avrà a disposizione risorse e strumenti per fare in modo che la conoscenza di quei tragici eventi possa essere condivisa dalle nuove e future generazioni. Per questo siamo grati al senatore Roberto Menia per questa vera e propria opera di “apostolato” che sta conducendo sul “martirio” di questi italiani. Egli, tra l’altro, nelle sue appassionate e faticose ricerche ha scovato anche i nomi di lucani trucidati nelle foibe, a dimostrazione che si trattò di un dramma riguardante l’intera Italia. A febbraio scorso ben fece Gioventù Nazionale (l’organizzazione giovanile di FdI.) a girare per i paesi originari di questi lucani e a farne conoscere le vicende finali della loro vita. Il Dipartimento Istruzione, come riporta la nota di Leonardo Giordan,attiverà iniziative per far conoscere questa legge alle scuole e alle agenzie formative giovanili.»

Ufficio Stampa
Dipartimento Nazionale “Istruzione”
Fratelli d’Italia

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