venerdì, 13 Giugno , 2025
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A Policoro una brutta storia. L’Arma ferma presunto autore. E Libera invita a non sottovalutare

Sentimenti di condanna unanimi, ma anche preoccupazione a Policoro per quanto avvenuto a distanza di pochi giorni con l’incendio di tre autovetture e con l’omicidio di un cittadino romeno senza fissa dimora, percosso selvaggiamente, tanto da morire successivamente in ospedale. I carabinieri hanno fermato un immigrato marocchino imparentato con l’autore di una tentata rapina, il giorno prima, in danno proprio di quella persona senza fissa dimora. E l’accusa per il presunto autore è di omicidio pluriaggravato. La Giustizia farà il suo corso, ma l’associazione ” Libera contro le Mafie ” invita a non minimizzare e a riflettere, in occasione del lutto cittadino. “Crediamo sia doveroso da parte delle – afferma l’Associazione- dichiarare il lutto cittadino per la morte dell’uomo, non come mero atto relegato solo alla forma ma come occasione di riflessione affinché venga data giusta memoria a quanto accaduto, con un evento pubblico e di raccoglimento che, chiediamo con forza, possa essere organizzato al più presto. Lanciamo un appello a tutti affinché chi ha visto o ha informazioni utili per giungere all’arresto dei responsabili di questi atti si rivolga alle forze dell’ordine . E’ il momento che tutti gli attori sociali-conclude Libera- reagiscano che si apra una profonda riflessione nella comunità aperta a tutti, noi faremo la nostra parte”.
Registriamo anche una presa di posizione dell’Ugl, che sollecita mezzi e risorse adeguate per garantire quella sicurezza che i cittadini devono poter percepire. Vecchio tema che deve andare aldilà degli annunci e delle rassicurazioni, come abbiamo già sentito ripetutamente sui disagi nelle carceri , per i vigili del Fuoco, impegnati nei servizi di Protezione civile o nel diritto alla cura che l’autonomia differenziata – un dato oggettivo- al Sud non garantisce affatto. Lo ricordiamo al Governo e ai parlamentari meridionali, eletti anche dalla Basilicata, che hanno votato ”allineati e coperti’ .

LA NOTA DEI CARABINIERI

POLICORO (MT): FERMATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELL’OMICIDIO CONSUMATO LA NOTTE DEL 14.07.2024 IN DANNO DI UN CITTADINO RUMENO SENZA FISSA DIMORA.
I Carabinieri della Compagnia di Policoro e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri Matera, al termine di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero a carico di un 27enne di nazionalità marocchina, residente a Policoro, già noto alle forze dell’ordine, nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di omicidio pluriaggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.
I fatti contestati si riferiscono a quanto accaduto durante la notte del 14 luglio 2024 a Policoro, in pieno centro cittadino, allorquando un 51enne di origini rumene, senza fissa dimora, mentre stazionava su una panchina, veniva brutalmente aggredito e, trasportato d’urgenza al locale pronto soccorso, decedeva dopo qualche ora a causa delle gravissime lesioni riportate.
Nell’immediatezza dei fatti sul posto giungevano i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro che, effettuati accurati rilievi tecnici sulla scena del crimine, avviavano le ricerche dell’aggressore, localizzando poco dopo un uomo la cui descrizione era compatibile con quella, seppur molto generica, fatta da un testimone. Sul posto si recava immediatamente il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera che assumeva la direzione delle indagini, che non trascurando alcun dettaglio, guidava l’assunzione a sommarie informazioni di numerose persone, presumibilmente informate sui fatti, disponeva ulteriori sopralluoghi, nonché l’acquisizione e l’esame delle immagini catturate da vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona. Tali attività portavano al sequestro di vario materiale ritenuto pertinente al reato, parte del quale, riconducibile al sospettato, in quanto presentava tracce verosimilmente ematiche.
Contestualmente emergeva altresì un legame di parentela tra il 27enne marocchino ed il presunto autore della rapina, sempre ai danni del 51enne rumeno, avvenuta il giorno prima, vicenda per la quale i Carabinieri di Policoro avevano sottoposto a fermo di indiziato di delitto un giovane marocchino. Ciò permetteva di delineare un possibile movente dell’aggressione.
Per il complessivo esito delle minuziose e tempestive indagini, il Pubblico Ministero emetteva il decreto di fermo, delegando per l’esecuzione gli stessi Carabinieri che, terminate le formalità di rito, traducevano il fermato presso la Casa Circondariale di Matera.
Si precisa che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nelle fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Il COMUNICATO DI LIBERA

Omicidio clochard rumeno a Policoro, Libera Metapontino: “Episodi di violenza a Policoro non possono essere relegati a fatti di cronaca, si dichiari lutto cittadino e si apra riflessione”. .
Il fine settimana appena trascorso nella città di Policoro è stato segnato da una scia di violenza e criminalità.

Come attivisti di Libera contro le Mafie esprimiamo la nostra forte preoccupazione per i diversi e gravi episodi accaduti nelle notti di venerdì e sabato scorsi, la nostra preoccupazione dovrebbe essere quella di tutti i cittadini, delle istituzioni e delle associazioni.

Quanto accaduto non può essere relegato a semplici fatti di cronaca ma si tratta di atti, di diversa natura, che nascondono un malessere più profondo nella comunità. Far finta di non vedere o minimizzare sarebbe da irresponsabili.

In due giorni abbiamo assistito a tre macchine incendiate da un gesto presumibilmente doloso e intimidatorio, a diverse aggressioni fisiche e rapine a danno di cittadini e all’incirca alle due di sabato notte ad un brutale omicidio avvenuto in pieno centro urbano vittima un cittadino che viveva in condizioni di estrema povertà e senza fissa dimora.

Crediamo sia doveroso da parte delle istituzioni dichiarare il lutto cittadino per la morte dell’uomo, non come mero atto relegato solo alla forma ma come occasione di riflessione affinché venga data giusta memoria a quanto accaduto, con un evento pubblico e di raccoglimento che, chiediamo con forza, possa essere organizzato al più presto.

Lanciamo un appello a tutti affinché chi ha visto o ha informazioni utili per giungere all’arresto dei responsabili di questi atti si rivolga alle forze dell’ordine.

E’ il momento che tutti gli attori sociali reagiscano che si apra una profonda riflessione nella comunità aperta a tutti, noi faremo la nostra parte.

E LA NOTA DELL’UGL

Comunicato stampa.

Omicidio Romeno, lo sconcerto dell’Ugl Matera: “Cittadini pagano i costi sociali di una cultura criminale spietata”.

In una nota l’Unione territoriale del Lavoro di Matera esprime solidarietà alla famiglia della vittima: “Proviamo dolore misto a sensazione di impotenza, sconforto e disagio”.

“Non troviamo termini sufficienti ed adeguati per esprimere il dolore, misto ad una sensazione di complessiva impotenza, sconforto e disagio, mentre stiamo ancora elaborando il raggelante omicidio di Benone Bascomeau, un 51enne di origini rumene, avvenuto durante la notte del 14 luglio 2024 a Policoro, in pieno centro cittadino”.

Così l’Unione territoriale del Lavoro Ugl Matera, a margine della notizia che i Carabinieri della Compagnia di Policoro, guidati dal Capitano Roberto Rampino, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero a carico di un 27enne di nazionalità marocchina, residente a Policoro, dove nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di omicidio pluriaggravato dalla crudeltà e dai futili motivi con i fatti contestati che si riferiscono a quanto accaduto durante la notte del 14 luglio 2024 a Policoro, in pieno centro cittadino, allorquando un senza fissa dimora, mentre stazionava su una panchina, veniva brutalmente aggredito e, trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso, decedeva dopo qualche ora a causa delle gravissime lesioni riportate.

“Come Segreteria dell’Ugl Matera – prosegue la nota – desideriamo esprimere la nostra solidarietà e commossa vicinanza a quanti sono stati colpiti da vicino negli affetti per la scomparsa del loro caro Benone Bascomeau, e a tutti quei cittadini di Policoro che oggi continuano a pagare i costi sociali di una cultura criminale spietata e sfrontata. L’Ugl sostiene che l’episodio di Policoro turba la quiete pubblica. Vanno bene i sentimenti di non far sentire i cittadini soli ma tutti insieme dobbiamo far rinascere il concetto di solidarietà e impegno sociale per contrastare ogni forma di violenza. Ben vengano l’attenzione diretta, forme di collaborazione con le forze dell’ordine, da parte del sindacato, da parte di cittadini, imprenditori, ma le risposte dirette e più efficaci appartengono allo Stato. Intensificare i controlli delle forze dell’ordine non può essere la ‘solita’ richiesta dopo l’eventuale ‘solito’ episodio di criminalità. Il problema va risolto, ad oggi a Policoro viene garantito il pattugliamento dalle poche Forze dell’Ordine che sono sempre sensibili alle problematiche della sicurezza, anche a quelle legate a particolari flussi, come quello turistico, soprattutto lungo la fascia costiera, caratterizzata da una consolidata tradizione di villeggiatura che porta ad un’autentica crescita esponenziale della popolazione ed assume una valenza di primo piano. Necessita un approccio diverso da parte delle istituzioni preposte al controllo e alla salvaguardia dell’ordine pubblico per ridare serenità a tutti i cittadini. Il problema non è il colore della pelle, il problema è che quando la gente non si percepisce al sicuro perde anche la fiducia nelle istituzioni. La sicurezza dei cittadini è un obbiettivo primario dello Stato, la soluzione è armarsi? Assolutamente no, non bisogna far crescere mai e poi mai il pensiero di farsi giustizia da soli siccome potrebbe sfociare in episodi di violenza, magari armata, che andrebbero a trasformare i nostri paesi in veri e propri Bronx. Per l’Ugl le istituzioni devono assolutamente dare alle forze dell’ordine gli uomini e i mezzi necessari per contrastare ogni tipo di violenza ed evitare possibili episodi di giustizia fai da te. I cittadini non devono assolutamente sostituirsi alle forze dell’ordine, ma al contempo non possono continuare a sentirsi abbandonati”.

Matera, 15 luglio 2024

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