lunedì, 14 Luglio , 2025
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A Colobraro il 17 ha portato bene, con il successo del “sogno”

Si è da poco conclusa l’ottava edizione del viaggio tra “Magico e Fantastico” che… a “quel paese” si guarda già al futuro. Perchè, come è scritto nel comunicato stampa a consuntivo della kermesse: “A Colobraro i sogni non finiscono mai”.

E al sindaco Andrea Bernardo – a cui viene riconosciuto il merito di aver creduto in un’impresa per molti impossibile- le idee certo non mancano per il prossimo “Sogno di una notte a quel paese” e si porta avanti con il lavoro della prossima edizione.

Il 2019 sarà un anno di festa – ricorda Bernardo- e la nostra è già una grande festa, in cui chi ci viene a trovare diventa parte integrante dello spettacolo. Per questo Colobraro è già pronta a moltiplicare energie e capacità di accoglienza per far vivere una festa nella festa in onore di Matera capitale europea della Cultura. ”

Il percorso teatralizzato, scritto e diretto da Giuseppe Ranoia, – anticipa- continuerà a mantenere la sua struttura di racconto itinerante, popolato da monachicchi, masciare, fattucchiere, lupi mannari e morti parlanti, ma con tante novità”.

Sarà la… magia ma anche quest’anno il “Sogno di una notte a quel paese” ha fatto di Colobraro  uno dei macro-attrattori più apprezzati di Basilicata, con una media di 2 mila presenze a serata e con, l’allegra brigata della manifestazione che ha accolto e fatto divertire circa 17 mila visitatori. Ancora una volta 17. E il record stagionale, guarda caso, è stato raggiunto proprio venerdì 17 agosto, con oltre 3 mila presenze.

Siamo felicissimi del riscontro che l’evento, alla sua ottava edizione, continua a riscuotere – commenta soddisfatto Bernardo- Le persone, come sempre, sono andate via da Colobraro, contente e divertite. Siamo riusciti a strappare un sorriso a tutti. Per noi si tratta di una riconferma che ci gratifica di tutti gli sforzi compiuti da una squadra che si avvale del contributo di centinaia di persone” . Accanto ai circa trenta figuranti (tutti attori non professionisti, fatta eccezione per Emanuele Asprella), infatti, lavorano altrettanti volontari, tra addetti alla sagra, al mercatino dell’artigianato locale e alle visite guidate al Palazzo delle Esposizioni, dove è allestita la mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria”, insieme alla mostra su “La Civiltà contadina” e “La casa contadina”.

Cullarsi sugli allori, allora? Macchè, il primo cittadino è già al lavoro per la nona edizione e spiega che: “Il rinnovato interesse nei confronti di Colobraro da parte non solo dei turisti, ma anche degli studiosi è uno stimolo a migliorare ulteriormente la nostra offerta culturale. Le principali novità riguarderanno la fase di intrattenimento iniziale, che introduce al percorso teatralizzato. E poi, in cantiere, ci sono un concorso teatrale sul tema della magia e un gemellaggio molto particolare con Salem, la città delle streghe. Intanto un primo e decisivo traguardo lo abbiamo già raggiunto: essere riusciti a ribaltare con il percorso attraverso il “Magico e Fantastico”, l’immeritata nomea che faceva di Colobraro il paese della sfortuna. Una cattiva fama, nata da una leggenda, che ci siamo divertiti a raccontare con leggerezza e una buona dose di autoironia. Far riscoprire la bellezza di stare insieme, di condividere una storia, regalando sorrisi, è questa la vera magia di Colobraro”.

 

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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