martedì, 24 Giugno , 2025
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Teleturismo. Dopo la Luce nella masseria al lavoro per ”Cinema e Territorio”

Ciack! E la parola al ‘regista’ di radici felliniane, Cesenatico e a due passi o quasi da Rimini, Antonio Serravezza, per un’idea progetto da ” Cinema e Territorio” con Unibas, da tenere in considerazione dopo il fallimento (qualcuno lo chiama rinvio a tempi migliori) per quel Centro sperimentale di cinematografia, legato a una intesa con Comune e Regione che finora è rimasto sulla scarta, aldilà dei sopralluoghi per scegliere questa o quella sede. E la proposta, venuta fuori dopo aver assistito al film di RaiUno ” La luce nella masseria” per i 70 anni della prima trasmissione Rai, potrebbe essere concretizzata con un primo confronto sulle cose da fare. Cosi la storia, nata da un’idea di due materani che hanno anche scritto un libro come Saverio D’Ercole e Roberto Moliterni , https://giornalemio.it/cinema/matera-e-i-70-anni-della-rai-quella-luce-della-famiglia-rondinone-merita-un-seguito/, ha colpito tanti e dovremo attenderci l’arrivo di turisti, anzi di ”teleturismi” come osserva il ”regista” Serravezza, come accaduto già per ”Sorelle” e per ”Imma Tataranni”. Argomenti da approfondire con gli addetti ai lavori, coinvolgendo le tante ”professionalità” di Matera e della Basilicata. Così dalla ”Città dei Sassi” si può partire per scoprire luoghi e ambienti che colpiscono paesaggio, storia e ambiente spostandosi anche nel circondario. Economia per il territorio, tra la murgia che scantona volentieri in Puglia come è accaduto per la masseria dei Rondinone che è a contrada Pantano di Gravina di Puglia (Bari) ad altre ”location” del Materano. Una specie di caccia ai tesori del cinema del territorio. Naturalmente servono volontà e progetto per il primo ”Ciack!”. Serravezza al lavoro e guardati intorno. Un Tonino Guerra da Pennabilli, per organizzare, lo trovi…

LA PROPOSTA DI SERRAVEZZA
Anche ieri sera, la fiction “La luce nella masseria” interamente girata a Matera ha ottenuto il maggior numero di spettatori dei canali nazionali più importanti. Questo risultato mi spinge a scegliere e ad analizzare il cosiddetto ‘teleturismo’, ovvero un aspetto ben specifico del più ampio fenomeno del ‘cineturismo’. Il fatto che al giorno d’oggi le serie tv sono divenute dei veri e propri fenomeni sociali e culturali dimostrando la loro influenza in svariati ambito, compreso quello turistico. Anch’io quando vesto i panni di spettatore pongo davvero molta attenzione ai luoghi che sto vedendo, tant’è che la maggior parte delle volte mi trovo a cercare informazioni sulle location in cui hanno effettuato le riprese. E’ importante capire se l’esperienza di visione seriale riesce a generare turismo, o meglio flussi turistici rilevanti e profittevoli per Matera che ospita le riprese o in cui sono ambientate le vicende. E’ interessante scoprire quali sono gli aspetti che differenziano i flussi teleturistici da quelli cineturistici e anche analizzare il modo in cui le serie tv riescono a creare affezione e curiosità nei confronti dei luoghi mostrati, spingendo un semplice spettatore a trasformarsi in turista. Ma quali sono i meccanismi che mettono in moto il processo teleturistico, il quale inizia con l’esperienza di visione davanti allo schermo e culmina in un viaggio vero e proprio?

Iniziando con la fiction “Sorelle” la nostra città è subito diventata protagonista, a seguire con Imma Tataranni per arrivare a ieri sera con La luce nella masseria. La Città dei Sassi, si è avvalsa delle grandi potenzialità del fenomeno per mettere in piedi campagne per promuovere il territorio e attrarre un gran numero di visitatori. I professionisti del settore turistico, tra cui anche operatori privati come ristoranti e alberghi, sono stati attratti da questo fenomeno e hanno deciso di sfruttarne le molteplici potenzialità. E’ un argomento molto interessante che sarebbe opportuno creare subito un progetto “Cinema e Territorio” in collaborazione con l’Università della Basilicata e organizzare un confronto con esperti nazionali e internazionali considerando le produzioni cinematografiche internazionali che hanno già usufruito del nostro spettacole e unico territorio per le loro pellicole.

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1 commento

  1. Si tutto bene…..purchè la sede di tutti i progetti sia a Potenza. Altrimenti finanziamenti ZERO ( vedi Centro sperimentale di cinematografia )

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