Erano le 20,30 ieri sera quando il 74enne Pedro Almodovar, viene dichiarato vincitore del Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia con il suo film The room next door, dichiaratamente pro diritto all’eutanasia. Cosa che il regista spagnolo ha esplicitato con la lettura del suo discorso da vincitore: “Il film parla di una donna agonizzante in un mondo agonizzante. E di chi decide di condividere con lei i suoi ultimi giorni. Accompagnare un malato terminale, saper stare al suo fianco, è una delle grandi qualità che possediamo. Dire addio a questo mondo in modo pulito e con dignità è un diritto fondamentale”. Sottolineando che fare questo “non è politico ma umano” e aggiungendo che: “So che va contro ogni credo che vede Dio come unica fonte di vita. Chiedo ai politici e ai fedeli di ogni religione di rispettare e di non intervenire nelle decisioni individuali. L’essere umano deve essere libero di vivere o morire quando la vita è insopportabile”. Il film, che sarà nelle sale italiane il 5 dicembre, narra di una reporter di guerra malata terminale (Tilda Swinton) che decide di non continuare le terapie contro il cancro ma di morire dopo aver acquistato una pillola sul dark web. L’unico desiderio è avere al suo fianco l’amica ritrovata, una scrittrice newyorchese (Julianne Moore), per accompagnarla fino all’ultimo istante di vita. A sguire il trailer…..Ed ora al via le polemiche.
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