Parte da Pignola, piccolo centro in provincia di Potenza, un nuovo modo di raccontare il pianeta attraverso il linguaggio universale delle immagini e dell’audiovisivo.
In un tempo in cui le questioni ambientali dominano l’agenda globale, si è portati a pensare che le grandi metropoli siano i soli laboratori di innovazione e cambiamento. Ma spesso è dai centri più piccoli, profondamente radicati nel proprio territorio, che nascono le idee più autentiche e capaci di generare un impatto duraturo. È il caso per l’appunto di Pignola, piccolo comune immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, che quest’anno diventerà protagonista internazionale grazie alla prima edizione del TerraLenta Film Festival (http://www.terralentaff.it ), dedicato al documentario e cortometraggio ambientale.
Una risposta che parla globale
Il festival, in programma dal 23 al 27 luglio 2025, ha già segnato un traguardo importante ancor prima di iniziare. La call for entries, chiusa il 6 aprile, ha raccolto ben 189 candidature da tutto il mondo. Un risultato che va ben oltre ogni aspettativa e che dimostra quanto il cinema indipendente e d’autore stia diventando uno strumento essenziale per raccontare l’ambiente in tutte le sue sfumature: tra bellezza, crisi, risorse e resistenza.
Le candidature sono arrivate da cinque continenti: Nord, Centro e Sud America, Africa, Asia, Europa, e persino dall’Antartide. Dall’Italia provengono 71 film, con una presenza significativa anche dalla Basilicata, a conferma del fermento culturale che sta animando anche le aree interne.
Il cinema come narrazione consapevole del territorio
Dal 25 maggio, la giuria – composta da esperti del settore – selezionerà 15 lungometraggi e 15 cortometraggi che costituiranno la selezione ufficiale. Tra questi, otto opere finaliste si contenderanno i due premi principali: miglior documentario lungometraggio e miglior cortometraggio. Ma tutti i film selezionati avranno un ruolo centrale all’interno del festival, concorrendo per ulteriori riconoscimenti.
A sottolineare la portata dell’iniziativa è il direttore artistico Fabrizio Gerardo Lioy, che dichiara:
“Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa prima call. Le opere ricevute – da autori indipendenti e da case di produzione affermate – dimostrano che l’identità del TerraLenta Film Fest è stata colta. Il livello delle proposte e la varietà di linguaggi con cui vengono raccontati ambiente, comunità e cambiamento ci confermano che questo festival è un’occasione reale per la Basilicata di diventare un nodo di riferimento nella rete del cinema ambientale internazionale.”
Un festival diffuso tra cultura e natura
Il programma del TerraLenta Film Festival 2025 sarà articolato in cinque giornate tematiche:
• Cinema sostenibile e indipendente
• Giustizia ambientale e risorse naturali
• Aree interne e resistenza all’abbandono
• Riti e culture locali, con focus sulla transumanza
• Sovranità alimentare e agro-resistenza
Accanto alle proiezioni, il festival proporrà mostre, laboratori, convegni, presentazioni di libri, talk, escursioni, attività olistiche e performance artistiche. Da segnalare anche il convegno storico di due giorni promosso da Memento, che arricchirà ulteriormente il dibattito culturale.
Le attività si svolgeranno in spazi diffusi: sale proiezioni, gallerie, aree verdi e percorsi all’aperto. Una struttura pensata per unire l’esperienza cinematografica alla scoperta del territorio, in piena sintonia con lo spirito “lento” che dà il nome al festival.

Giornalista freelance . Tra le collaborazioni, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, Il Fenotipo (periodico dell’Avis Basilicata), Fermenti (periodico Diocesi di Tricarico), Infooggi.