Difesa dei confini, attacchi alla magistratura, video per autoesaltare i successi del governo Meloni di questi due anni. Tanto fumo per distogliere dalla amara realtà dei numeri che riguardano la vita reale dei cittadini. Una per tutte: oggi è stata ufficializzata la Legge di bilancio 2025 e per i pensionati al minimo (ovvero i più poveri) è giunta una gran bella notizia. La loro pensione mensile aumenterà! Passerà da 614 euro e 617 al mese! TRE euro al mese, 10 centesimi al giorno. Roba da fare festa. E nessuno si vergogna nemmeno dalle parti del centro destra in cui per tanti anni qualcuno parlava di elevare queste misere pensioni a 1.000 euro. Così come promettevano che avrebbero cancellato le accise….nel mentre quest’anno si è deciso che verranno “allineate” (tradotto: aumentate), quelle più basse a quelle più alte. E quei 10 centesimi al giorno non basteranno nemmeno per tentare una botta di fortuna al lotto o al superenalotto, perchè per queste giocate sarà aumentata le tassazione. Non c’è verso. Perchè anche per la sanità di cui ci si vanta di aver aumentato le risorse (ma è una balla in quanto tutti i governi le hanno aumentate), i soldi messi a disposizione per il Fondo Sanitario Nazionale per il 2025 e il 2026 sono tra i più bassi rispetto al PIL come si puà vedere dalla tabella che segue.
Sempre per la sanità briciole per i medici ed operatori che non a caso hanno proclamato uno sciopero, proprio contro questa legge finanziaria, per il prossimo 20 novembre. Il testo della Legge di Bilancio per il 2025, spiegano i sindacati, “conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi“. La manovra, rilevano, “prevede un aumento dell’indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro nette per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro, e non va meglio per le altre professioni sanitarie.” Insomma, una elemosina anche per quelli che venivano considerati a parole eroi, quando erano sul fronte del covid19 ed ora su quello di un servizio sanitario impoverito e soggetto alle ire dei pazienti e loro parenti, quando ricoverati, non ricevono le cure che meriterebbero. E non certo per responsabilità del personale che è sempre meno e sempre più mal trattato. Oltre la propaganda c’è di meno…..molto di meno! Ma a conferma di una deriva ideologica (vedi la pretesa della ministra della famiglia che vorrebbe fare dei medici dei delatori in nome del loro “reato universale”) Meloni ha deciso di far cassa (recupererà così 1 miliardo) a svantaggio di chi non ha figli (sui single e su chi non ha voluto o potuto avere bambini), senza dare alcun beneficio aggiuntivo a chi invece ha fatto la scelta di averne e contribuito a non far crollare ulteriormente la natalità.

Iscritto all’albo dei giornalisti della Basilicata.