mercoledì, 26 Marzo , 2025
HomeCinemaIl ruggito del Leone in laguna tra successi e polemiche

Il ruggito del Leone in laguna tra successi e polemiche

La mostra cinematografica del cinema di Venezia ha il suo fascino per quel mix di ingredienti finiti nello shaker della manifestazione, che fa spellare le mani per le interessanti proposte viste in concorso e fuori concorso e per il pepe, a volte fuori luogo, che ha alzato i toni della manifestazione. A parlarcene Armando Lostaglio, con spirito critico e una punta di rammarico, per non aver visto per esempio , tra i premiati, ”Dogman” di Luc Besson. C’è tempo per recupeare e magari per vederlo al Cinema o in una delle serate a tema che Armando organizzerà in Basilicata. Ciack!, si riparte.


Chiude Venezia 80.
di Armando Lostaglio

La 80^ Mostra di arte cinematografica di Venezia si è conclusa, e come sempre non senza qualche strascico di polemiche. E comunque tantissimi bei film. È stata certo una Mostra sai toni dimessi, per l’assenza di molte star sul red carpet per via dello sciopero di attori e sceneggiatori: i membri dei sindacati Sag-Aftra non possono partecipare a nessuna iniziativa, né sul set né in occasioni promozionali, che coinvolgano gli studios cinematografici con i quali le stesse associazioni sono in rotta. Non si sono
visti al Lido Bradley Cooper e Carey Mulligan. Cooper è regista, produttore e protagonista di Maestro, il biopic su Leonard Bernstein. E neanche Emma Stone e Mark Ruffalo, protagonisti di Povere Creature di Yorgos Lanthimos che ha vinto il Leone d’oro. Non sono mancate le disapprovazioni legate alla presenza dei film di Roman Polanski e di Woody Allen. E anche le dichiarazioni contro gli interpreti stranieri di personaggi italiani (come Ferrari) da parte di Pierfrancesco Favino, in concorso per il Comandante di De Angelis, e per Adagio di Stefano Sollima, una uscita che riteniamo inutile.
Al di là delle polemiche, abbiamo visto bellissimi film. E una presenza in sala del 17% in più rispetto al 2022, come ha spiegato Roberto Cicutto, (lui presente sul palco e non il direttore Alberto Barbera), Presidente della Biennale di Venezia.
Questi i premi, dunque, cui manca il capolavoro di Luc Besson, Dogman.
Leone d’Oro per il miglior film: Povere Creature del greco Yorgos Lantimos

Leone d’Argento gran premio della Giuria: Aku Wa Sonzai Shinai di Ryusuke Hamaguchi

Leone d’Argento per la miglior regia: Matteo Garrone per Io capitano

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Peter Sarsgaard per Memory

Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Cailee Spaeny per Priscilla

Miglior sceneggiatura: Guillermo Calderón e Pablo Larraín per El Conde

Premio speciale della Giuria: The Green Border di Agnieszka Holland

Premio Marcello Mastroianni per attore o attrice emergente: Seydou Sarr per Io capitano

Sezione Orizzonti, qui ignorato il maestro giapponese Shinja Tzukamoto.
Miglior Cortometraggio: A Short Trip di Erenik Beqiri

Miglior sceneggiatura: El paraíso di Enrico Maria Artale

Miglior interpretazione maschile: Tergel Bold-Erdene per Ser Ser Salhi

Miglior interpretazione femminile: Margarita Rosa De Francisco per El Paraìso

Premio speciale della Giuria:** Una sterminata domenica** di Alain Parroni

Miglior Regia: Mika Gustafson per Il Paradiso Brucia

Miglior Film: Una spiegazione per tutto di Gábor Reisz.”

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti