Non vi racconteremo , se non per linee generali, del film proiettato in anteprima al Cinema comunale ” Gerardo Guerrieri” per non togliere curiosità, attesa e atmosfere di una Matera, di una Basilicata e di una Italia che non c’è più, a quanti domenica 7 gennaio su Rai Uno potranno vedere ” La Luce nella masseria”. Ma delle sensazioni e dei commenti a caldo di quanti alla fine, dopo l’applauso finale a regista, attori, produttore, si sono lasciati andare a giudizi come ” bravi!”, ” commovente”, ” quanti valori dimenticati o persi” e ”meritate di vincere l’Oscar”. E su questo non possiamo che essere d’accordo. Quella descritta nel film diretto da Riccardo Donna e Tiziana Aristarco,su sceneggiatura di Salvatore Basile e dei materani Saverio D’Ercole e Roberto Moliterni, è una storia di una famiglia come tante – in quel lontano 3 gennaio 1954- che segnò l’avvio delle trasmissione televisive in bianco e nero e su un solo canale della Tv di Stato. Fu una rivoluzione che aiutò a sognare, a rimboccarsi le maniche e a favorire quella socializzazione trasversale che non ha nulla a che vedere con l’alienazione social di oggi ,piaccia o no, creata dal web. Per la famiglia contadina, patriarcale, l’unità era tutto , come ricorda nel film nonno Eustachio Rondinone. Cocciuto come un mulo,tra gesti ed espressioni dialettali, nel non volere comprare un trattore per risparmiare tempo e fatica, ma pronto a un gesto lungimirante per pensare al futuro di un figlio colpito da una malattia invalidante e sconosciuta all’epoca come la sclerosi a placche. Niente pietà, commiserazione, ma tanta fierezza pur di non cedere alle lusinghe di vendere tutto all’imprenditore -profittatore di turno. Ma c’è la famiglia, con le aspirazioni di figli , generi e nuore, che per un attimo vacilla, pronti a vendere quella masseria che è stata il ”cemento” per andare avanti. Ed è proprio lì che si accende la luce di un cinescopio ,nuovo simbolo del focolare domestico, che rinsalda l’amore per la terra e crea le condizioni per un miracolo. E’ un gallo a cantare sotto la luna che illumina le case in tufo dei rioni Sassi, che invita a guardarsi negli occhi e a smetterla con i conflitti. Un messaggio e un appello di stretta attualità,che accomuna tutti i protagonisti, di una bella favola cominciata 70 anni, che coinvolse i centri grandi e piccoli di una Basilicata, che si sta spopolando, ma che ha saputo recitare e raccontarsi in maniera naturale, schietta, perchè sa guardarsi dentro e non ha alcuna vergogna nel dire da dove viene. E la Rai continua a raccontarla, come nel film, con la voce e i volti di tanti attori delle Basilicata. Sono bravi e meritano tanto successo.
LA SINOSSI DEL FILM DALLA PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO DI VITO BUBBICO
”A MATERA, IL 3 GENNAIO ANTEPRIMA NAZIONALE DEL FILM https://giornalemio.it/cinema/a-matera-il-3-gennaio-anteprima-nazionale-del-film-tv-la-luce-nella-masseria/ . La serata, presentata dalla collega Antonella Losignore, è stata preceduta da saluti istituzionali di Margherita Romaniello, presidente Lucana Film Commission, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e Luca Barbareschi per Èliseo Entertainment. E conclusa dalla presentazione degli attori e di quanti hanno concorso alla ottima riuscita del film.
La luce nella masseria”, per la regia di Riccardo Donna e Tiziana Aristarco, si colloca proprio nell’ambito delle celebrazioni per l’ importante anniversario della nascita della televisione italiana. E’ prodotto da Luca Barbareschi per Èliseo Entertainment, con la collaborazione di Rai Fiction e il supporto della Lucana Film Commission. La storia è un tuffo nel passato che ravviva la nostra memoria: l’arrivo della televisione in una famiglia del Sud, a Matera appunto. Una novità raccontata attraverso gli occhi di un bambino (il giovanissimo materano Giovanni Limite nel ruolo di Pinuccio) ed è per questo “una favola luminosa”, come la stessa Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, l’ha definita in conferenza stampa a Roma in viale Mazzini.
Oggetto di aggregazione sociale, la tv diventa il deus ex machina della storia, lo strumento che consente ai membri della famiglia Rondinone (divisi dalle scelte individuali dettate dai cambiamenti sociali) di ritrovarsi. “La luce nella masseria” torna a quegli anni e fa rivivere quei momenti insieme ai protagonisti Domenico Diele, Aurora Ruffino, il materano Carlo De Ruggieri, Renato Carpentieri e Giusy Frallonardo. Tanti altri materani hanno lavorato al film: gli attori Nando Irene, Lia Trivisani, Antonio Andrisani e Francesco Zaccaro e i piccoli Aldo Mastrillo e Antonio Trucco. E ancora Maria Grazia Zingariello, Pino Rondinone, Antonella Sasso, Annarosa Matera e Anna Onorati. Geo Coretti si è occupato della regia del backstage mentre i casting sono stati affidati alla “Blu Video”. Nel cast anche i lucani Erminio Truncellito e Ilenia Ginefra.
ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA
