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Domenico Fortunato è Mussolini nel film “Monaco: sull’Orlo della Guerra”

C’è anche l’attore materano Domenico Fortunato nei panni di Benito Mussolini, nel cast del film “Monaco: sull’Orlo della Guerra“,  disponibile in streaming dal 21 gennaio scorso sulla piattaforma Netflix. Un thriller geopolitico, tratto dal romanzo “Monaco” di uno dei più noti scrittori di thriller storici, Robert Harris che vede tra i protagonisti il premio Oscar  Jeremy Irons nei panni del Premier del Regno Unito Neville Chamberlain.

Nel film (una produzione britannica) diretto da Christian Schwochow e scritto da Ben Power, recitano anche Ulrich Matthes nei panni di Adolf Hitler e i due protagonisti George MacKay nei panni di Hugh Legat, Jannis Niewöhner nei panni di Hartmann.

Fortunato (attore, regista e sceneggiatore) nasce a Taranto nel 1962, ma vive a Matera fino all’età di 19 anni per poi trasferirsi fuori e coltivare la sua carriera artistica. Il grande pubblico lo ricorda per l’interpretazione del capitano dei carabinieri Mario Zannoni nelle due stagioni della fiction Gente di mare, poi nella 14^ stagione de Il commissario Rex. Ha, inoltre, preso parte a due film del regista casertano Raffaele Verzillo: Animanera (2006) e 100 metri dal Paradiso (2012), quindi, nel 2013 gira in The Portrait  di Ridley Scott. Nel 2018 c’è il passaggio dietro alla macchina da presa con il film di esordio Wine to Love, di cui è anche interprete, a cui segue -lo scorso anno- Bentornato papà, in cui oltre a curare la regia, recita con Donatella Finocchiaro.

Ma, tornando all’ultima sua prestazione, lo vediamo recitare in un cast internazionale e accanto a un  premio Oscar e immerso nel grigio clima di quel 29 settembre 1938 quando si tenne la due giorni della Conferenza di Monaco, un incontro internazionale  fra i primi ministri di Regno Unito e Francia (Neville Chamberlain ed Édouard Daladier) e i dittatori di Germania e Italia (Adolf Hitler e Benito Mussolini) che avrebbe cambiato le sorti dell’Europa intera. Giorni incerti, con i segni della Prima Guerra Mondiale ancora ben visibili e quel cancelliere tedesco che minacciava di riportare tutti sui campi di battaglia.

Il film  racconta della corsa contro il tempo di due diplomatici, Paul e Hugh, decisi a far arrivare al Primo Ministro inglese Chamberlain documenti segreti che avrebbero provato intenzioni nascoste di Hitler: una guerra di conquista, che avrebbe abbattuto e ricreato i confini di una nuova Europa sotto le bandiere del Terzo Reich.

Due giorni in cui Monaco si trasforma in una scacchiera dove tutti i pezzi più importanti sono riuniti in un unico palazzo. Il film, pur raccontando di un tentativo fallito, riesce -con un montaggio serrato e veloce, in un susseguirsi di sequenze incalzanti- a rendere bene l’idea dello stato di ansia, paura e incertezza in cui versava l’Europa e la Germania di quel periodo.

L’accordo -come è storia- venne poi firmato dalle potenze europee, ignare delle mire espansionistiche di Hitler che, di lì a pochi mesi, con l’invasione della Polonia, avrebbe sprofondato tutti in quel nuovo conflitto mondiale.

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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1 commento

  1. I due giorni che segnano il suicidio morale delle democrazie occidentali , quando Francia e Inghilterra (che già nel 1936 non avevano aiutato militarmente la giovane Repubblica Spagnola contro il golpe dei fascisti di Franco), raggiunsero il punto più basso della loro storia: consegnarono nelle mani del terzo reich il popolo cecoslovacco senza nemmeno consultare i loro governanti, e Hitler come era nelle sue migliori intenzioni ottenne anche l’isolamento internazionale dell’URSS. Questo accordo scellerato è la vera causa dello scoppio della secondo conflitto mondiale, il patto Molotov- Ribbentrop dell’anno successivo ( 23 agosto 1939) è solo la conseguenza diretta.

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