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C’è ancora domani …Un succeso al Piccolo di Matera

E ne abbiamo avuto conferma assistendo alla proiezione di un film( che sta avendo consensi di spettatori, critica e al botteghino) e raccogliendo i commenti a caldo degli spettatori, tra un pubblico prevalentemente femminile, commosso e con la consapevolezza che la lotta, l’esempio, i sogni, i sacrifici di Delia e della figlia Marcella,vanno difesi e riproposti. ”C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, rigorosamente in bianco e nero, ha dimostrato che ricerca, professionalità, sono la strada maestra per parlare della nostra storia, della nostra gente e del nostro futuro e di fare ”ottimi” film. Così : ” Che coraggioo…”, ” Brava…ha tenuto duro fino alla fine” e ” Un esempio ancora oggi…” confermano che per le donne, che vogliano impegnarsi nelle diverse dimensioni della vita, c’è spazio e considerazione. Ma la lotta è dura…Oggi, intanto, tre proiezioni del film alle 17,19 e 21.00. Domani l’ultima proiezione alle 19.30.

LA SINOSSI
C’è Ancora Domani
Data di uscita:
26 ottobre 2023
Genere:
Drammatico
Anno:
2023
Regia:
Paola Cortellesi
Attori:
Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Romana Maggiora Vergano, Francesco Centorame, Lele Vannoli, Paola Tiziana Cruciani, Yonv Joseph, Alessia Barela, Federico Tocci, Priscilla Micol Marino, Maria Chiara Orti, Silvia Salvatori, Mattia Baldo, Gianmarco Filippini
Paese:
Italia
Durata:
118 min
Distribuzione:
Vision Distribution
Sceneggiatura:
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi
Fotografia:
Davide Leone
Montaggio:
Valentina Mariani, Lele Marchitelli
Produzione:
Wildside, Vision Distribution
Prenota il tuo biglietto
C’è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi e sua opera prima, è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea), da cui ha avuto tre figli. La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.
La Capitale è divisa in due: da una parte c’è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall’altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché capo supremo e padrone, che lavora duramente per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l’occasione per sottolineare la cosa, talvolta con un tono sprezzante e altre volte affermandolo direttamente tramite l’uso della cinghia. L’unica persona per cui nutre rispetto è quella canaglia di suo padre, noto come il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante. L’unica in grado di recare sollievo alla donna è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con la quale si lascia andare a qualche momento di leggerezza e di confidenze intime.
Con l’arrivo della primavera l’intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della primogenita, Marcella (Romana Maggiora Vergano). La giovane spera di convolare a nozze con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. Anche Delia ripone le stesse speranza di sua figlia, nonostante abbia accettato per sé la vita che le è toccata, aspira a un matrimonio con un buon partito per sua figlia. Quando le giunge, però, una misteriosa lettera, un forte coraggio nascerà nella donna madre e moglie, determinata a rovesciare quei piani fino ad allora prestabiliti e poter finalmente immaginare un futuro migliore, non soltanto per sé stessa.

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