mercoledì, 11 Settembre , 2024
HomeAmbienteVerde e architettura della vergogna…a Serra Venerdì, nel dimenticatoio

Verde e architettura della vergogna…a Serra Venerdì, nel dimenticatoio

Immagini eloquenti quelle del ‘’Giardini Venerdì’’ realizzato tra il 2018 e il 2019 nell’ambito delle iniziative per Matera capitale europea della cultura 2019, grazie a un sinergia tra gruppi di lavoro- quello del programma Architettura della Vergogna, Comune, Ater, scuola e cittadini. Il risultato, stagione della pandemia da virus a corona a parte, è quello affidato all’oblio o quasi. Chi se ne occupa? Visto che gli attori che portarono a un bell’esempio di rigenerazione urbana ( frase abusata e stra abusata insieme a green, hub, sostenibilità e altri anglicismi di maniera da vuoto a perdere) sembrano essersi eclissati con Matera 2019. Se ne rioccupa la Fondazione con le poche risorse a disposizione e a termine? Il Comune che non mancherà di dare una sfalciata all’erba, l’Ater, la scuola o i cittadini? Servirebbe rispolverare quel progetto, con dignità e senza vergogna… Nel quartiere,intanto, si attende la ripresa dei lavori nel Parco che prevede riqualificazione di verde, area camper, realizzazione campi padel( che privati hanno già realizzato accanto alla chiesa dell’Addolorata) e uno spazio per campeggiatori. Attendiamo che lo sport prendiamo, insieme alla riqualificazione del campo sportivo scolastico di atletica leggera intitolato a Raffaele Duni e dalla scorsa estate anche a Primo Sinno.

IL PROGETTO DEL PASSATO

Incompiute? Da Matera,invece, a Serra Venerdì gestione condivisa e senza vergogna…


14 giugno 2019
A fine luglio, dal 23 al 27, Matera ospiterà la festa conclusiva del programma di rigenerazione urbana ”Architettura della Vergogna’ o ” Architecture of the Shame” se vi piacciono gli anglicismi a tutti i costi, e sarà l’occasione per guardare oltre lo steccato delle incompiute con esperti europei che consiglieranno come e con quali percorsi uscire dal vicolo cielo delle opere rimaste a metà, per recuperarle e farne una risorsa. L’occasione è offerta da quanto è stato fatto, con operatori, scuole, residenti, cittadini e con il Comune con il progetto ‘’ Giardini Venerdì che al rione Serra Venerdì metterà mano alla tasca, in tutto 15.000 euro,come ha annunciato l’assessore all’ambiente Giuseppe Tragni per quelle piccole opere da destinare alla gestione delle aree verdi recuperate. Poi ci penseranno i residenti del comitato di quartiere, in primis, e anche i ragazzi della scuola Nitti (come abbiamo riportato in altri servizi) che hanno lavorato con entusiasmo per mettere a dimora le piantine. E questo dimostra che il progetto di studio di riqualificazione urbana ” Architettura della vergogna” sul quartiere Serra Venerdi, nato negli anni Cinquanta con la prima legge di risanamento dei malsani rioni Sassi, è un esempio di ”buone pratiche” di intervento per altre realtà europee. A confermarlo la conferenza stampa a cui hanno partecipato il vicesindaco di Matera,Giuseppe Tragni, l’ Amministratore Ater Matera Vito Lupo e Fabio Ciaravella ,responsabile associazione “Architetture della vergogna bilancio a un mese dalla conclusione del progetto, che vedrà a fine luglio la presenza di esperti di progettazione europea sui temi del rapporto tra architettura e periferie. L’intervento sul rione Serra Venerdi, attraverso il progetto ” Giardini Venerdi” e i laboratori “Arboratorio #3” ( a cura del gruppo Soqquadro e della Scuola del Terzo Luogo) che ha coinvolto scuole e cittadini, ha portato al recupero di spazi verdi e a interventi di arredo urbano. Saranno poi i cittadini, attraverso una convenzione con l’Amministrazione comunale, a curare e a gestire quegli spazi. Il Comune, a sua volta, assicurerà la funzionalità degli spazi con impianti di micro irrigazione. Il Progetto Giardini Venerdì attraverso il quale Architettura della Vergogna progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il sostegno delle istituzioni che si occupano di case popolari Federcasa, ATER Matera e ATER Venezia, dell’Archivio di Stato di Matera e del Comune.

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti