Un albero da piantare per ogni bambino nato, in vista di Matera 2019, quale segno di vita e, chissà, di ripresa demografica se l’economia della Basilicata vorrà e saprà valorizzare appieno tutte le risorse ”naturali” del territorio.
Il progetto, denominato: ”un bosco per Matera 2019”, prevede la piantumazione di alberi per ogni bambino lucano che diventerà anche ”cittadino” della capitale europea della cultura.
A realizzarlo,con tempi e modalità in corso di definizione, sarà la Regione Basilicata- come ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Braia nel corso della conferenza stampa per la ”Festa di Basilicata fiorita 2015”, a cui hanno partecipato per la Fondazione ”Matera-Basilicata 2019” Rossella Tarantino e l’assessore all’Ambiente del Comune di Matera Stefano Zoccali.
Il progetto, partito da una intuizione degli animatori dei ”camminanti ” dell’associazione ”Al Parco” di Satriano di Lucania (Potenza), prevede la piantumazione di piante fornite dalla Regione per ogni nato in aree messe a disposizione dai Comuni e curate con i programmi di forestazione delle Province.
”Ambiente, vita e cultura -ha detto l’assessore Braia- sono un aspetto importante del futuro della nostra regione. Il progetto rafforza l’idea di comunità e di partecipazione che ha coinvolto l’intera regione nel percorso di candidatura. Mettere a dimora migliaia di piante per ogni bambino nato significa continuare a curare idee e progetti in linea con lo sviluppo sostenibile della nostra regione e Basilicata fiorita è un tassello importante di questo percorso”.
La festa di Basilicata fiorita 2015, in programma a Grottole il 21 settembre prossimo, vedrà la partecipazione di undici Comuni e di una rappresentanza delle 400 persone che hanno abbellito con fiori e piante balconi e piazze.
”Da quella iniziativa -ha detto Rossella Tarantino- sono venute fuori buone pratiche interessanti e richieste di adozione, una a Potenza e tre a Matera in particolare, per spazi incolti. E’ stato importante anche il coinvolgimento di privati e associazioni per attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio ambientale”.
Il team di Basilicata fiorita ha in programma tour dedicati, sotto l’egida del Fai o del Touring, per conoscere ”orti e spazi recuperati”. La stessa cosa avverrà a Matera con le aree recuperate e gestite da privati per esempio a Serra Venerdi, a San Pardo o al rione Villa Longo e chissà che la cosa non possa essere emulata in altre zone della città, contribuendo a superare la riottosità dei condomini.
Si muove qualcosa anche al Comune di Matera. L’assessore all’Ambiente Stefano Zoccali ha annunciato la pubblicazione a breve di un bando per consentire ai privati la adozione e gestione di spazi verdi.
”Una iniziativa -ha commentato Zoccali- che consentirà di coinvolgere cittadini e imprese di tutelare l’ambiente, con un risparmio di risorse per l’Amministrazione anche per quanto riguarda i rifiuti. Un’area degradata, purtroppo, si presta anche a questa condizione. Ci sono privati sensibili su questo tema e stiamo lavorando per soddisfare un programma di adozione di verde pubblico”.
Attendiamo il bando, auspicando che non vengano ripetuti gli errori del passato quando l’adozione delle aiuole venne abbinata alle sponsorizzazione e la società di riscossione dei tributi passò alla applicazione di imposte, con il risultato di accelerare l’abbandono delle aree e dei ”rondò”.
E’ opportuno creare un pool di consulenza per l’avvio della gestione degli spazi (giardiniere, agronomo, vivaista). Ma l’assessore sta lavorando anche un bando quadriennale che arrivi al 2019 per la gestione del verde e in particolare delle piante, vista l’imminenza delle potature.
Suggeriamo di inserire anche la ripiantumazione, visto che in città molti spazi occupati da piante- abbattute dalle calamità- sono stati colmati da cemento.
L’assessore ha,infine, ricordato la proposta venuta dall’architetto materano Angelo Stagno, che risiede in Austria, per realizzare nella villa dell’Unità d’Italia di via Tommaso Stigliani spazi con piante autoctone.
Sono i ”giardini di marzo” …che tra note ed essenze ricordano le canzoni della vita legate all’anima del territorio.
