giovedì, 16 Gennaio , 2025
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Non ammainate la ”bandiera arancione”. E Salvate Guardia Perticara!

C’è un comitato di cittadini che per la ”SalvaGuardia” del loro paese, un gioiello di sostenibilità, che si è meritato e a ragione la bandiera arancione del Touring club d’ Italia ed è tra i borghi più visitati della Basilicata. Ma quell’ampliamento della discarica per rifiuti, a ridosso dell’abitato, è davvero paradossale e non solo per l’impatto visivo ma per tutto quello che comporta averla sul territorio. Pio Abiusi, animatore dell’associazione ambiente e legalità, ci ha girato la nota del comitato e c’è da restare esterrefatti come si continui a progettare a indicare questo o quel sito, questa o quella funzione, ignorando le esigenze delle comunità locali e quanto si è fatto e si deve fare integro un territorio ”Si è tenuto un convegno a Guardia – dice Pio Abiusi- sulle cliniche per rilanciare i piccoli comuni ma Guardia è clinica o cimitero ed i rifiuti che vedi nel fotomontaggio servono per coprire le tombe?I 2/3 dell’ampliamento sono fuori terra, una montagna da erigere…” Ironia a parte c’è da tenere in seria considerazione questa e altre considerazioni, contenute nella nota del Comitato. Confrontandola, magari, con il turismo delle radici, delle emozioni, che caratterizzano l’offerta della Basilicata nelle Borse turistiche o nei convegni specializzati. Ambiente, salute e paradossi.Ne sentiremo parlare in campagna elettorali.E magari dopo, potremmo avere delle sorprese. E allora in Guardia… Stat’v accuort, si dice in dialetto!

LA NOTA DEL COMITATO CIVICO salvaGuardia

Prossimo Ampliamento
La foto allegata potrà sembrare una forzatura, una boutade…..invece, quello rappresentato, non si discosta poi molto dalla realtà; è quello che potrebbe succedere all’ennesima prossima richiesta di ampliamento della discarica dei rifiuti, e se non proprio nella piazza, si potrebbe chiedere di ampliare al fianco della scuola o degli impianti sportivi, del centro abitato o del cimitero. Questo lo permette l’articolo diciassette comma 5 della legge regionale n.35 del 16 novembre 2018 che in caso d’interventi su impianti esistenti è possibile il rilascio di nuova autorizzazione finalizzata all’ampliamento, a prescindere dai criteri di localizzazione di cui all’art. 14 della stessa legge. Sì, proprio così, e mentre l’articolo 14 comma 6 da la possibilità ai sindaci di poter ampliare le
distanze minime previste nei criteri dell’allegato A alla legge, il quale allegato prevede
espressamente una distanza minima di 1.000,00 metri dal centro abitato, una distanza minima
addirittura di mt 2.000,00, rispetto agli 1.000,00 del vecchio P.R.G.R. per i ricettori sensibili quale scuola e i centri di aggregazione e nel nostro caso gli impianti sportivi, l’articolo prima citato vanifica tutto. Forse è interessante capire come si è arrivato a tale ingegnosa conclusione poiché’ sembra fatto su misura per il nostro abitato, perché in istruttoria era l’unico ampliamento richiesto…comunque procediamo per ordine per far capire di cosa parliamo.
Nel nostro comune, Guardia Perticara, sin dagli anni novanta si è iniziato a convivere con le
discariche prima, una discarica 2B e poi man mano sono stati autorizzati tutti i tipi di rifiuti e quindi tutti e venti i Cer , che si vogliono chiamare eufemisticamente rifiuti speciali non pericolosi, senza incontrare resistenza da parte degli abitanti. Da parte della stessa ditta Semataf, oltre alla discarica, è stata realizzata una piattaforma di trattamento, un campo di pannelli solari a copertura dell’area dei primi lotti esauriti, uffici, aree di sosta dei rifiuti e altre opere. Comunque atteniamoci alla discarica. I primi tre lotti, sfruttando anche gli ampliamenti possibili nell’ambito del 10 % in più rispetto all’autorizzato, hanno portato ad una capienza complessiva di 264.000,00 mc.
Nel 2014 è autorizzato un ampliamento di 340.00,00 mc con D.G.R. 632/2014, da ripartire secondo gli elaborati progettuali e del cronoprogramma in 10 anni e quindi con una media di 34.000 mc l’anno. Ampliamento che è realizzato ed entra in funzione fine 2015 e quindi da terminare nel 2026.
Il 10 agosto 2017 è presentato un ulteriore progetto di 547.180 mc lordi di cui netti mc 495.000; progetto anche questo chiamato “Ampliamento” che prevede un piazzale a ridosso dell’attuale impianto e la nuova vasca a una distanza di oltre 200 mt dall’impianto in esercizio e quindi fuori dai suoi confini e a distanza inferiore a mille metri dall’abitato e dai ricettori sensibili quale scuola e impianti sportivi. Nel progetto è invece riportata una distanza di 1.500,00 mt. dall’abitato e non sono riportati i ricettori sensibili
Il progetto è incardinato e a novembre 2017 è pubblicato l’avviso di procedura di Via e Aia e come un treno in corsa, nonostante i semafori rossi dell’ufficio geologico circa la R4 a ridosso della vasca, nonostante i piccoli rametti lungo i binari lasciati dai cittadini con delle Osservazioni, di ben due petizioni di 170 e 720 cittadini e di un’altra osservazione e schivate abilmente le varie raccomandazioni degli uffici Regionali, con integrazioni ,anche importanti , ci sembra ben 5,e inanellando pareri favorevoli si arriva al capolinea il 3 luglio 2019, a meno di due anni dall’inizio della corsa. La nuova amministrazione comunale eletta nel mese di maggio 2019 si prende carico
del problema discarica, contrariamente al precedente sindaco che aveva dato parere positivo,
nonostante che nella premessa del suo parere era evidenziata la distanza dal centro abitato a
meno di mille metri, da parere NEGATIVO prima con una lettera e poi facendo pronunciare il
consiglio comunale, cosa non avvenuto da parte della precedente amministrazione. Sembrerebbe che la nuova Giunta Regionale voglia autorizzare l’ampliamento in base ai pareri avuti, considerando fuori temine il diniego della nuova amministrazione comunale e perché gli uffici regionali considerano corretto l’iter della pratica e che si possa applicare la nuova legge Regionale.
Da parte nostra, come rimarcato con fermezza nel deliberato dall’amministrazione comunale,
riteniamo che tale pratica andasse respinta sia perché era stato autorizzato solo tre anni prima un altro ampliamento e che doveva terminare nel 2026 , sia perché la nuova pratica non poteva considerarsi Ampliamento, ma nuova pratica , essendo già il precedente ampliamento una forzatura, sia perché le distanze minime dall’abitato e dai ricettori sensibili non erano conformi ed è stata tenuta in caldo per 15 mesi fino all’approvazione dell’incostituzionale articolo della legge Regionale sugli ampliamenti sia per , i numerosi episodi di miasmi , che non dovrebbero sentirsi oltre che per l’impatto sul paesaggio (coni visivi) poiché l’impianto in progetto è visibile dal centro abitato e non è facilmente nascondibile con stratagemmi di mitigazione ambientale. È ridicola e
offensiva l’affermazione dei progettisti, per giustificare l’evidente visibilità “vista da una piccola
comunità d’individui, in virtù della densità della popolazione non troppo elevata” e…. che
d’altronde è già visibile quella in esercizio. Significa allora che non ha funzionato quanto
progettato e autorizzato prima?. Oltretutto ci si dimentica che il comune di Guardia Perticara è
l’unico paese della Basilicata che può fregiarsi del titolo di “uno dei borghi più belli d’Italia” e della “Bandiera arancione” del Touring Club, è visitato da migliaia di persone l’anno e perciò avrebbe meritato maggiore attenzione dalla Regione Basilicata. Il nostro comitato, regolarmente registrato
e composto alla data odierna da oltre 100 soci, userà tutte le armi in proprio possesso per
combattere l’arroganza e la protervia del potere, di chi pensa e crede che con i soldi e le
conoscenze giuste tutto possa fare, anche comprarsi le nostre anime!
Comitato civico salvaGuardiaIl Comitato ha numero di codice fiscale 96092370764 ed è registrato all’ufficio dell’Agenzia delle
Entrate il 17 ottobre al n. 1736 serie 3

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