E del resto lo conferma quanto si sta sgretolando o si sta devastando per assenza di lungimiranza, programmazione, accompagnata da mediocrità, scelleratezza e ignoranza, negli interventi non fatti o fatti con tante perplessità tra i Sassi,il Piano o il parco della Murgia su percorsi, chiese rupestri e altri manufatti dell’architettura del passato. E qui diventa facile ritornare sul Murgia Timone ( con due ordini del giorno votati in consiglio comunale, che restano inattuati) o sul ripetersi di problemi lungo il percorso 406 r(chiuso al transito da un divieto dell’ente parco, ma di fatto praticato a proprio rischio e pericolo) raggiungibile dalla passerella in legno sulla gravina. Il lavoro del geologo Vincenzo Cotecchia, autore nel 1977 di uno studio geologico- tecnico e stato di conservazione, ristampato in formato digitale da Energheia. Quello studio, comparso in occasione del concorso di idee sul recupero degli antichi rioni, analizzò a ‘’tutto tondo’’ elementi come stratigrafia, tettonica, morfologia e topografia, meccanica delle rocce, dissesti dei manufatti e la loro stabilità, stato di conservazione in genere e condizioni igienico-sanitarie dei Sassi.Applicò all’ingegneria metodi e conoscenze naturalistiche, geostrutturali, geomorfologiche, petrografiche e geomeccaniche. Se si fosse avuto il buon senso di tenerne conto a quest’ora, insieme ad altre normative di salvaguardia, non staremmo a commentare con il ‘’senno di poi’’ degli allocchi che abbaiano alla luna, perché quel masso cade o perché sul tetto di un sito rupestre siano state inutili e gravosi quintali di pietra ‘estranea’ nel contesto ambientale di Matera.
Vincenzo Cotecchia, Studio geologico-tecnico e stato di conservazione_1977
20 Aprile 2023 by Energheia
Cinquant’anni fa, in occasione del concorso internazionale, veniva pubblicato lo “Studio geologico tecnico e stato di conservazione dei Sassi di Matera” a cura del Prof. Vincenzo Cotecchia, Energheia lo rende digitale.
_ Michele Morelli
Il Prof. Vincenzo Cotecchia è stato un ingegnere e geologo che ha applicato all’ingegneria metodi e conoscenze naturalistiche, geostrutturali, geomorfologiche, petrografiche e geomeccaniche, sia cimentandosi nell’attività professionale di alto livello, sia trasferendo il bagaglio dell’esperienza acquisita nella ricerca scientifica e nella didattica di alta formazione. Pioniere in Italia della geologia applicata all’ingegneria. Il testo che Energheia si appresta a pubblicare ne è la dimostrazione.
Il Prof. Cotecchia ha sempre sottolineato la necessità di approfondire la conoscenza della geologia applicata all’ingegneria e di ampliarla all’idrogeologia, alla stabilità dei pendii, alla meccanica delle rocce e alla geotecnica. Una visione complessiva, difficile da trovare in altri specialisti del settore.
Nello studio che viene qui riproposto, pubblicato in occasione del Concorso internazionale dei Sassi, vengono analizzate le caratteristiche geologico-tecniche degli antichi Rioni rupestri della città di Matera.
Lo studio analizza i seguenti ambiti: stratigrafia, tettonica, morfologia e topografia, meccanica delle rocce, dissesti dei manufatti e stabilità degli stessi, stato di conservazione in genere e condizioni igienico-sanitarie dei Sassi.
Vincenzo Cotecchia, docente di Geologia applicata e Ingegneria geotecnica è stato anche preside della facoltà di Ingegneria a Bari. Napoletano di nascita, ha creato a Bari la scuola di Geologia applicata. Numerosi i riconoscimenti acquisiti durante la sua carriera professionale e i progetti che portano la sua firma. Tra i tanti si deve a lui il recupero della cripta di San Nicola, negli anni ’50 sommersa dall’acqua di falda. All’epoca fu adottato un sistema di iniezioni che permisero la tenuta idraulica della cripta riuscendo a svuotarla del tutto dall’acqua e rendendola così accessibile ai fedeli e al culto. Ma a lui si devono numerose opere civili tra cui dighe, strade e gallerie. Il suo nome figura anche tra i progettisti dei parcheggi sotterranei di piazza Giulio Cesare e piazza Cesare Battisti e della metropolitana di Lima. Tra i riconoscimenti internazionali, il professore Cotecchia è stato vincitore della prestigiosa Medaglia di André Dumont della Società geologica del Belgio che viene assegnata ogni anno a scienziati per lavori di ricerca di alto valore nel campo delle scienze minerali. Nel 2004 ha poi ricevuto la medaglia Hans Cloos, un premio internazionale assegnato da IAEG (International Association of Engineering Geology and the Environment) a un geologo di ingegneria «di eccezionale merito” in commemorazione del «fondatore della geomeccanica». Da sempre in prima linea a difesa dell’ambiente, del suolo e punto di riferimento nazionale per la Geologia applicata.
