domenica, 16 Febbraio , 2025
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Buone pratiche…Ora l’Ente Parco può intervenire su beni ”incustoditi”

E il protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente Giovanni Mianulli con l’Amministrazione comunale di Matera, retta dal commissario prefettizio Raffaele Ruberto e dai subcommissari, che stanno sbloccando tutta una serie di situazioni datate, va proprio nella direzione di poter programmare interventi di manutenzione e gestione di siti ”incustoditi” che versano in situazione di degrado o in abbandono. Del resto un patrimonio di risorse ambientale, storiche e artistiche merita di essere valorizzato, con risorse finanziarie e umane adeguate. E’ un elenco corposo di luoghi della memoria da sottrarre all’oblio, anche per marcare le peculiarità del Parco ‘oltraggiate’ da devastanti interventi di riqualificazione ( ?) – usiamo un eufemismo- con i progetti di Matera 2019, come accaduto per Murgia Timone e dintorni. L’auspicio è che per il Parco, in relazione a quanto riportato nel comunicato stampa, è che per il Parco cominci – con quanto messo in campo per altre iniziative- possa cominciare una stagione di efficienza e produttività.


COMUNICATO STAMPA

Il Parco della Murgia Materana acquisisce in comodato d’uso dal Comune di Matera le aree boschive e gli immobili incustoditi compresi nell’area del Parco e mai consegnati

Bosco del Comune, Bosco di Lucignano, Jazzo Zagarella, Cisterna del Comune, Jazzo del Comune, Area archeologica di Trasano, Area archeologica di Murgecchia sono solo alcune delle aree boscate e degli immobili da tempo incustoditi compresi nell’area del Parco e mai passati formalmente nella disponibilità dell’Ente, cui competono le attività di salvaguardia, valorizzazione, recupero, protezione e gestione ai sensi della L.R. n. 2/1998.

Il Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Giovanni Mianulli, per conto dell’Ente aveva nel mese di novembre 2024 sollecitato la questione e grazie alla disponibilità del Commissario prefettizio, dott. Raffaele Ruberto e alla collaborazione della dott.sa Iaculli si era giunti alla definizione di un Protocollo di Intesa, in esecuzione peraltro di una delibera di Giunta Comunale del dicembre 2022, al fine di “promuovere e intensificare nuove iniziative volte alla conoscenza del patrimonio archeologico, ambientale, paesaggistico, storico e architettonico, anche mediante forme di collaborazione, secondo il principio di sussidiarietà inteso quale leva per la riqualificazione e la promozione del territorio”.

Con la firma di questo nuovo Protocollo di Intesa, avvenuta il 28 gennaio nella Casa Comunale, si è giunti quindi a un traguardo di notevole significato e valenza per il Parco e per la città di Matera. Si tratta, infatti, di un passaggio essenziale per procedere nel percorso avviato per lo sviluppo del Parco e la piena attuazione della sua missione.
La non disponibilità delle aree e dei fabbricati costituiva un grosso vulnus sia per il Comune di Matera, soggetto istituzionalmente non competente, sia per l’Ente Parco, impossibilitato a intervenire secondo la propria specifica vocazione nelle attività di manutenzione, salvaguardia e valorizzazione necessarie su aree però indisponibili. Su tali aree e su tali immobili, da questo momento, il Parco, d’intesa con la Regione Basilicata, è finalmente in condizione di attivare progettualità e iniziative altrimenti non applicabili: le aree boscate, particolarmente importanti per essere ultime testimonianze delle antiche foreste murgiane e del “fragno”, la quercia tipica di questo territorio, hanno assoluto bisogno di cura e manutenzione, di sorveglianza e monitoraggio, anche solo a evitare gli incendi che già in passato hanno segnato quelle zone: la natura, in questi casi, da sola non basta.

Tra gli interventi previsti vi sono la riqualificazione e il potenziamento dei sentieri, il ripristino e la manutenzione dei muretti a secco e dei sistemi terrazzati, nonché́ studi e monitoraggi per la realizzazione e il recupero di piccoli invasi. Saranno inoltre promosse campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai cittadini. Gli interventi riguarderanno anche il miglioramento della viabilità̀, la creazione di un vivaio forestale presso Masseria Radogna, e azioni di mitigazione del rischio idrogeologico. L’obiettivo è riqualificare, valorizzare e mettere a sistema le risorse del territorio, dando vita a un percorso di crescita culturale, sociale ed economica, che renda il Parco un esempio di innovazione e sostenibilità̀; il Comune ha interesse a sviluppare e promuovere tutte quelle iniziative volte alla conoscenza del patrimonio delle Murge e dell’habitat rupestre ricompresi nelle aree del Parco e nei Rioni Sassi, nonché́ a sensibilizzare i cittadini e i turisti, che visitano Matera, a conservare e trasmettere alle generazioni future questo straordinario e unico patrimonio.

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