Erbacce, arbusti che hanno superato il muretto all’ingresso del Tribunale di Matera e altra vegetazione spontanea che dà un tocco di verde, incolto putroppo, al grigio Palazzo di Giustizia. L’immagine non è delle migliori, ma quando le risorse sono insufficienti si attende che dal Ministero pensino anche a questo capitolo di spesa. E già perchè le cose sul piano della gestione sono cambiate e da Roma devono fare i conti con quanto il ”Bilancio” assegna a ciascun ministero. Ci vorrebbe uno sforzo da finanza creativa…magari con uno 0,1 per cento di sanzioni, sentenze, bolli e via elencando da destinare alla manutenzione dei Palazzi di Giustizia, che ne hanno davvero bisogno. Ma sono ben accetti anche collette, sottoscrizioni o azioni di volontari, magari qualcuno con il pollice verde… per tagliare le erbacce e curare il decoro. A Roma l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Virginia Raggi, non ha escluso di utilizzare piccole greggi di pecore e capre per tagliare l’erba sui prati incolti. Un’idea che ha destato ironia e polemiche, ma anche consensi. Intervento a costo zero e risultato immediato.Però, a pensarci, una capretta anche a Matera risolverebbe il problema in pochi minuti…
